Simone Gelli, consigliere di opposizione per la Lega Nord, attacca pesantemente l’amministrazione di Magenta in merito al bilancio:
“Dall’analisi fatta credo sia un bilancio ‘sola’. – commenta – Il sindaco diceva che presto sarebbe sparita l’Irpef dalle famiglie in difficoltà. Ebbene, questa manovra non ci sarà e l’Irpef rimarrà come è sempre stata. La pressione fiscale non scende se non per una minima diminuzione sulla tassa raccolta rifiuti, di circa il 4, 5%. Ciò significa un risparmio medio a famiglia di circa 7, 10 euro. Mi chiedo se su questo tema non si poteva fare di più. Novantamila euro di risparmio non è una manovra enorme per la nostra città se pensiamo che con il sindaco Invernizzi le tasse sono aumentate di sei milioni di euro. Non si poteva chiedere alla città cosa farne di questi 90mila euro? Io avrei chiesto di reinvestirli in sicurezza, visto che su questo capitolo non c’è un euro in più”.
La pressione fiscale quindi rimane invariata. Per gli effetti di legge scompare l’Imu sulla prima casa. Ma l’amministrazione ha venduto tutto questo come se si trattasse della discesa della pressione fiscale. Un’altra questione è il piano delle opere pubbliche. L’assessore Salvaggio ha lanciato una serie di obiettivi. Vediamo che il piano delle opere pubbliche pesa sul bilancio per circa un milione e ottocentomila euro ripartiti tra viabilità, cimitero, patrimonio, manutenzione immobili e verde. “E’ la seconda ‘sola’ – perchè questo piano viene finanziato per 830mila euro dagli oneri di urbanizzazione e per un milione attraverso le alienazioni comunali. La ‘sola’ è che il piano delle alienazioni comunali è più o meno identico rispetto all’anno scorso. Cosa è stato venduto l’anno scorso rispetto a questo milione? Zero. Quindi facile prevedere che il piano per le opere pubbliche sarà solo di 800mila euro, la quota che riguarda gli oneri di urbanizzazione, sperando che arrivino tutti al Comune. Perché altrimenti avremo problemi per tutti i lavori, quali l’asfaltatura