MALVAGLIO DI ROBECCHETTO CON INDUNO – E’ stato il ‘Salvitalia’ del governo Monti (2012) a creare le condizioni affinché tutti i dipendenti delle aziende produttrici di servizi (energia elettrica, acqua, gas) non potessero più godere delle tariffe agevolate che hanno sostenuto per decenni i loro stipendi. Per i dipendenti attivi il problema era già stato risolto da tempo monetizzando i benefit storici, per i pensionati il problema è stato risolto il 27 novembre 2015 con un accordo ‘insindacabile’ tra Enel e le parti in questione. Dicevamo che la legge Monti prevede che – dal 2018 – il mercato dei servizi sia completamente ‘libero’. Ciò significa liberarlo da tutte le agevolazioni che ne hanno alterato la competitività, ma come al solito chi ne paga il prezzo sono i pensionati.
Per quanto riguarda l’Enel sono ben 92mila i viventi aventi diritto, 13mila nella sola Lombardia. A questo proposito, più di un centinaio di ex dipendenti Enel (la maggior parte colleghi che hanno lavorato tutta la vita nella centrale termoelettrica di Turbigo) si sono ritrovati il 23 marzo 2016 al Centro Civico di Malvaglio dove un sindacalista dei Pensionati Cisl ha illustrato la situazione che è la seguente: L’Enel invierà una lettera agli aventi diritto con la quale fisserà un appuntamento con l’ex dipendente al quale elargirà un compenso – secondo una tabella già concordata con il Sindacato – è il discorso sarà chiuso definitivamente. L’operazione si concluderà entro l’anno. I singoli dipendenti che non sono d’accordo con quanto stabilito dall’accordo quadro ‘Enel-Sindacati’, potranno ricorrere alla Magistratura che in una decina d’anni cercherà di dirimere la questione.
Di certo comunque, al momento, non c’è ancora niente. Nella discussione che si è sviluppata durante l’incontro si è saputo che alcuni si sono visti triplicare la bolletta dal 1° gennaio 2016; altri hanno ricevuto ancora lo sconto; altri ancora hanno ricevuto la lettera che fissava l’incontro con Enel e Sindacati per la monetizzazione del benefit. La situazione è complicata anche dal fatto che la privatizzazione dell’Enel – dovuta al nefasto decreto ‘Bersani’ del 1999 – ha fatto sorgere una miriade di società (Edipower, ora chiusa), A2A, Terna e via dicendo che ha complicato non poco il quadro generale per cui i ‘poveri’ ex dipendenti non sempre sono stati presi nella giusta considerazione delle società che si sono succedute nel tempo.