Correre in mezzo ai vialoni di Milano ha un grosso vantaggio. Quello di farti apprezzare ancora di più le bellezze che abbiamo nel nostro meraviglioso Parco del Ticino. Cari amici runner, la ‘Stramilano’ corsa soltanto sette giorni fa, sarà la regina di tutte le corse in Italia, ma la marcia dei ciliegi in fiore a Casterno di Robecco sul Naviglio ha un fascino unico. Il sapore della primavera che è appena iniziata, i sentieri sterrati, gli antichi cascinali e la vecchia Casterno. Per non parlare della possibilità, più unica che rara, di poter respirare a pieni polmoni senza correre il rischio di essere ‘gassati’ dall’automobilista di turno. Cosa chiedere di più? Nulla, non resta che partecipare. E anche oggi erano tantissimi i podisti, più o meno allenati, che si sono cimentati nelle canoniche tre distanze di 5, 12 e 20 chilometri.
Dopo la ‘mezza’ di domenica scorsa oggi ho tirato il fiato e ho corso a 4’30” i 12 chilometri. Senza fatica, perché come dicevo, correre a Casterno elimina la fatica. Il percorso è più o meno quello di sempre. Si parte dalla discesa di Casterno, si continua per un chilometro circa di asfalto e si entra nei sentieri fino alla Fagiana di Pontevecchio di Magenta, per ritornare in territorio robecchese. Tante le squadre al via. I ciclisti della Brontolo Bike, capitanati da Andreas Noè, gli immancabili e fortissimi dell’Onda Verde di Corbetta, quelli della Via Baracca di Ossona, le tantissime squadre e corridori isolati provenienti da Milano. E il Tapascione Running Team di Robecco sul Naviglio che si è aggiudicato il primo posto per numero di iscritti con ben 150 partecipanti.