Siamo stati con Anna Napoli in Togo e abbiamo seguito con lei tutti gli avvenimenti che hanno portato alla cerimonia d’inaugurazione della Chiesa, dedicata a Gesù Misericordioso, realizzata nella Missione di Amakpapè, dove vivono, la Missionaria Magentina Maristella Bigogno insieme a Suor Patrizia, Christeena Slee (Australiana) e Chiara l’infermiera del dispensario.
Anna Napoli viene a sapere da Francesco Bigogno che i missionari vorrebbero realizzare nella missione una Chiesa e sposa fin da subito l’idea finanziando una grande parte della sua realizzazione, cosi a gennaio del 2015, con una grande cerimonia per la posa della prima pietra, partiva la realizzazione della futura Chiesa di Amakpapè che finora era solo una capanna fatta in canne di bambù.
Dopo un anno e mezzo la Chiesa è terminata, realizzata interamente sotto la guida di Madre Patrizia e Maristella che per il lavoro hanno assunto operai del posto dando così la possibilità a molti uomini di guadagnarsi uno stipendio, anche la costruzione di una Chiesa può portare sostegno alla popolazione locale, questa piccola nota l’ho volutamente fatta per chi dirà: “ma in una terra così martoriata c’era bisogno di costruire una Chiesa?” una domanda che se devo essere sincero più di una volta mi sono posto anch’io, ma credo, che anche noi possiamo definirci una comunità, perché chi ci ha preceduto ci ha lasciato le nostre stupende chiese che erano, sono e resteranno un simbolo di aggregazione Cristiana, questa situazione l’ho vista negli occhi degli abitanti di Amakpapè, nella loro felicità il giorno della consacrazione della Chiesa, nei ringraziamenti fatti a Anna Napoli a Cuori Grandi Onlus e a tutta la città di Magenta dal Vescovo di Kpalime, Mons. Benoit Alowonou che nei suoi ringraziamenti non ha dimenticato nemmeno “gli amici di Santa Gianna Beretta Molla” la Santa a cui è dedicata la chiesa, ponendo sotto l’altare una sua reliquia.
Amakpapè e Magenta, attraverso Santa Gianna si è costruito un ponte tra le due comunità.
Per Anna le emozioni sono state grandissime, durante tutta la SS. Messa, sostenuta dai canti dei bambini che in lingua ewe cantavano “grazie Anna!” era visibilmente commossa, il suo contributo è stato determinante per realizzare la Chiesa, un grande esempio di solidarietà.