Riceviamo e Pubblichiamo:
Lo chef, che per l’intera stagione di Expo ha avuto in concessione gratuita senza bando un intero convento del ‘400, ristrutturato con 11 milioni di soldi pubblici, torna per altri sei mesi (da maggio ad ottobre) nella stessa prestigiosa location pubblica. Expo: Maestro Martino, Ambasciata del Gusto, Good Food, Milano Gourmet Experience, Freedot, Chef Ambassador, patatine, bibite per aperitivi, pentole e fornelli. Dopo Expo: Chic-nic (aperitivi sull’erba!), brunch, ancora aperitivi, Chef Ambassador e insostituibili patatine.
Questa la sintesi. Expo e dopo Expo, Paesello Italia: risorse e spazi pubblici dal valore economico, storico e sociale inestimabile nelle mani di soggetti privati per ricavarne profitto e frantumare ogni parvenza di cultura materiale. Cibi, vini, prodotti agricoli, civiltà contadina, sapere e sapori con queste operazioni politiche ed economiche stanno perdendo gusto e storia. Stanno uccidendo il piacere. Tutto è merce e nulla di più. Per noi e per tante altre persone il cibo, la cucina, l’agricoltura, il produrre e consumare sono cosa seria, atti d’amore. Riteniamo deprimenti le operazioni politiche e economiche di questo genere.
Allo Chef Stellato, alle Società, alle Associazioni, alle Agenzie di Comunicazione, alle Aziende, agli Enti e alle Istituzioni che hanno confezionato questo emblematico progetto la responsabilità della miseria culturale che stanno producendo. Loro le fauci aperte sulla mercificazione atroce del cibo. Lo CHIC-NIC ad Abbiategrasso, per tanti, non è gradito. Apparecchiate i vostri decadenti banchetti da un’altra parte!
Folletto 25603