I membri di Casapound si sono recati di nuovo alla Novaceta a trovare i due clochard che ormai da 3 anni vivono lì, abbandonati da tutto e da tutti, la loro portavoce Laura Ferrario ci racconta: “Siamo tornati a trovare Felicita e Valter dopo il primo incontro di quindici giorni fa. Siamo tornati con la speranza di avere buone nuove, che purtroppo tardano ad arrivare perché sono ancora lì, nelle stesse condizioni, con poca acqua potabile e senza energia elettrica. Sono ancora in attesa di avere un’abitazione, ma ci fanno sapere che l’assistente sociale gli ha comunicato che sono rientrati nella prima posizione per un piccolo appartamento; ora si aspetta l’assegnazione definitiva che ci auguriamo non tardi ad arrivare. Nonostante la Nostra richiesta di un incontro con l’assessore competente, dal comune non abbiamo avuto risposte neanche dopo il sollecito di questa settimana. Continueremo ad aiutare Felicita e Valter, nonostante gli attacchi subiti per questo interessamento. Poco importano le parole se davanti ai fatti si restituisce un minimo di speranza e dignità. Che continuino pure a parlare, noi continueremo a fare per loro e per altri”.
Magenta, Casapound torna in Novaceta a portare aiuti a Felicita e Valter
Francesco Maria Bienati
Chi è Francesco Maria Bienati, innanzitutto… uno che fino qui ha vissuto e, a suo modo, vuole continuare a vivere. Come ha fatto finora, seguendo quello che la vita gli offre tentando di carpirne l’attimo. Lo stesso attimo che l'ha portato a intraprendere la strada del giornalismo: nel 1993, seduto su un muretto nei pressi dell’ospedale di Mostar, con la colonna sonora dei colpi di mitragliatrice, accorgendosi che c’era bisogno d’informare per sensibilizzare il mondo che c’era una parte di mondo che soffriva. Cosi, da appassionato fotoamatore diventa Giornalista (mi piace definirmi Fotoreporter). La mia sensibilità mi porta a proseguire l’esperienza bosniaca in altri paesi in guerra: Albania, Israele, Sudan. Altri reportage li realizzo in Togo, Egitto, Tunisia, Benin. In questi anni collaboro alla fondazione di due Onlus, l’Associazione Un Sorriso per il Sudan e Il Coordinamento Pro Missioni di Magenta. Dopodiché mi butto nell'imprenditoria, fondo una ditta di Autotrasporti internazionali che mi permette di girare per la vecchia e nuova Europa. Continuando a documentare in maniera personale le cose e le storie che vedo. Sono cofondatore dell’Associazione Amici di Mons. Macram, Vescovo Sudanese operante nella sua terra. Oggi continuo a seguire l’attimo: ho deciso di tornare a fare il giornalista, nel tentativo di dare voce a chi non ne ha.