L’hanno chiamata ‘Azzurra Azzurra’. Un nome provvisorio che durerà solo finchè rimarrà nel reparto di neonatologia del Fornaroli di Magenta. E’ la bimba che una persona ha lasciato, avvolta in alcuni asciugamani, nella culla per la vita posizionata nel 2009 nella sede della Croce Azzurra di Abbiategrasso. Un evento più unico che raro perché mai, fino all’altra sera, era stata utilizzata. Soccorsa dai volontari increduli è stata accompagnata in ambulanza al Fornaroli.
La responsabile del reparto di neonatologia del Fornaroli, dottoressa Luciana Parola, spiega che la bimba sta bene. Pesa due chili e cento grammi ed era pulita. Il moncone era curato e la medicazione era stata fatta in maniera corretta. Aveva la glicemia leggermente alta al suo arrivo, ma è bastato un semplice pasto per metterla a posto. Ora è in osservazione. Quanto all’età è lo stesso medico ad ammettere che è difficile da stabilire con precisione, ma non dovrebbe avere più di 8 giorni di vita. L’evento è stato emozionate per tutti. Anche per gli stessi carabinieri, tanto che lo stesso comandante della Compagnia Antonio Bagarolo si è recato sul posto. “La prima cosa rassicurante – ha detto – è che la bimba non manifestava segni di violenza o maltrattamenti. Alla fine è diventato uno degli interventi più belli ai quali ho assistito durante i miei quattro anni da comandante della Compagnia di Abbiategrasso”.
Se la caposala Floriana Bareggi ha detto che ‘Azzurra’ è già diventata la mascotte del reparto, il direttore medico del Fornaroli, Nunzio Angelo Buccino, ha elogiato il Centro di Aiuto per la Vita che ha voluto fortemente la collocazione della culla per la vita ad Abbiategrasso, donata dall’ingegner Guido Bernardi. Quando la bimba è stata deposta nella culla è scattato l’allarme collegato ad un monitor all’interno della sede. Nel frattempo vengono inviati gli avvisi ai telefonini cellulari dei volontari.
“Avevo appena lasciato la sede della Croce Azzurra – ha detto il presidente dell’associazione, Daniele Cassanelli – quando mi hanno chiamato per dirmi che una bimba era appena stata ritrovata nella culla, pensavo ad uno scherzo. Invece era la realtà”. Chi ha lasciato la bimba nella culla non ha commesso alcun reato. Il capitano Bagarolo ha detto che non ci saranno indagini, a meno che non sia l’autorità giudiziaria a richiederlo. Ora ‘Azzurra’ rimarrà al Fornaroli, finchè non subentreranno i genitori adottivi. I tempi? La procedura si è notevolmente velocizzata rispetto al passato. Anche meno di un mese. E ‘Azzurra’ potrà avere una famiglia tutta sua.