Un furto che ha lasciato l’amaro in bocca. Uno scempio quello commesso al campo santo di Boffalora sopra Ticino nella notte tra mercoledì e giovedì. Ignoti, utilizzando probabilmente un bastone o qualcosa di simile, hanno deviato le telecamere dell’ala nuova per non essere ripresi. Con un furgone in retromarcia hanno divelto il cancello e sono entrati al cimitero, da quale hanno razziato numerose statue in bronzo dell’altezza anche di due metri. Nella sola giornata di ieri la Polizia locale boffalorese ha raccolto 13 denunce, altre ne arriveranno oggi. Un danno ingente.
Non soltanto economico, ma anche affettivo. Fatto gravissimo perchè, negli ultimi undici mesi, il cimitero di Boffalora è stato preso di mira dai ladri per ben tre volte. Mentre nelle prime due il danno non fu rilevante, questa volta è elevato. Le indagini della Polizia locale sono difficoltose. Di certo ad entrare in azione sono state almeno 5 o 6 persone. I busti in bronzo trafugati erano di notevole peso. Impossibile che un lavoro simile sia stato fatto da pochi individui. Una banda organizzata che ha operato per almeno due ore. I bronzi sono facili da rivendere e , probabilmente, i ladri sapevano già come fare per tramutarli in denaro contante.
Rammaricato per questo ennesimo episodio, che rattrista la comunità, il sindaco boffalorese Curzio Trezzani scrive su facebook: “Le indagini sono in corso, ma sappiamo già che sarà molto difficile scoprire i colpevoli. Da diverse settimane abbiamo approvato, e siamo in attesa, considerati i tempi della burocrazia, di assegnare l’appalto per le nuove telecamere. Non abbiamo la pretesa di risolvere il problema al centro per cento, cercheremo però di aumentare la sicurezza e rendere i furti più difficili. L’obiettivo è di installare il tutto entro Giugno”.