La Lega e Riccardo Grittini scrivono: “BALLARINI STAI SERENO, LA TUA SMANIA DI PROTAGONISMO NON TI PORTERA’ DA NESSUNA PARTE ALLA FINE RIMARRAI CON TE STESSO: SOLO “Siamo gli unici che possono ancora fare promesse ai corbettesi, perché siamo stati gli unici finora a mantenerle: le molte cose fatte ne sono la prova, i nostri volti sono la garanzia di esse”. Le parole che Viviamo Corbetta ha usato per commentare la candidatura a sindaco dell’assessore Marco Ballarini sono la dimostrazione che Ballarini stesso non capisce né conosce il valore del lavoro di squadra. La Lega Nord e i suoi rappresentanti in giunta hanno sempre parlato, in questi anni, di risultati raggiunti e conseguiti INSIEME. Il leader della coalizione è il sindaco Antonio Balzarotti, cui va il merito ultimo di ogni provvedimento assunto e di ogni risultato raggiunto. Ballarini, invece, ricorre solo a velati insulti per nascondere la incapacità di stare in una coalizione. E infatti alla fine Ballarini è rimasto solo: ha detto per settimane che i partiti di centrodestra erano pronti a sostenerlo, quegli stessi partiti da cui lui stesso proviene e nei quali è stato fino a ché, evidentemente, pensava di trarne una convenienza. Adesso, invece, si trova a correre SENZA CHE UNO SOLO DEI PARTITI DI CENTRODESTRA LO VOGLIA SOSTENERE. Con una operazione indubbiamente abile, Ballarini sta coinvolgendo esponenti della società civile sicuramente in buona fede: a loro, perché si tratta in molti casi di persone vicine ai valori che questa Amministrazione ha sempre espresso con coerenza, diciamo di stare attenti. Attenti ai pifferai magici che seducono con dolci melodie, ma che in fondo puntano solo a realizzare obiettivi individuali. Ballarini parla sempre di IO, l’Amministrazione Balzarotti e la Lega Nord hanno sempre parlato di NOI. La differenza è evidente. Siamo molto amareggiati per le parole spese da un collega di giunta, che disconosce il valore del lavoro di gruppo. I risultati li vedremo il 5 giugno, quando Ballarini raccoglierà i frutti del suo lavoro restando con le pive nel sacco. La sua corsa finirà in un vicolo cieco. Dove alla fine Ballarini si ritroverà con la persona che preferisce: lui stesso. Ma rimarrà solo”.
Corbetta, la Lega risponde a Ballarini dopo la sua candidatura a Sindaco
Francesco Maria Bienati
Chi è Francesco Maria Bienati, innanzitutto… uno che fino qui ha vissuto e, a suo modo, vuole continuare a vivere. Come ha fatto finora, seguendo quello che la vita gli offre tentando di carpirne l’attimo. Lo stesso attimo che l'ha portato a intraprendere la strada del giornalismo: nel 1993, seduto su un muretto nei pressi dell’ospedale di Mostar, con la colonna sonora dei colpi di mitragliatrice, accorgendosi che c’era bisogno d’informare per sensibilizzare il mondo che c’era una parte di mondo che soffriva. Cosi, da appassionato fotoamatore diventa Giornalista (mi piace definirmi Fotoreporter). La mia sensibilità mi porta a proseguire l’esperienza bosniaca in altri paesi in guerra: Albania, Israele, Sudan. Altri reportage li realizzo in Togo, Egitto, Tunisia, Benin. In questi anni collaboro alla fondazione di due Onlus, l’Associazione Un Sorriso per il Sudan e Il Coordinamento Pro Missioni di Magenta. Dopodiché mi butto nell'imprenditoria, fondo una ditta di Autotrasporti internazionali che mi permette di girare per la vecchia e nuova Europa. Continuando a documentare in maniera personale le cose e le storie che vedo. Sono cofondatore dell’Associazione Amici di Mons. Macram, Vescovo Sudanese operante nella sua terra. Oggi continuo a seguire l’attimo: ho deciso di tornare a fare il giornalista, nel tentativo di dare voce a chi non ne ha.