Nell’articolo precedente sull’operato di Antonio Butti in Togo presso il Centro Medico Sociale Santa Josephina Bakhita ho “omesso” per distrazione che l’attività del dispensario è totalmente supportata dal Voica, chiedo scusa dell’omissione, io stesso, negli anni 1999/2000 più volte mi sono recato presso la struttura di Agoè, Maristella, in quel periodo facente parte del Voica, ha realizzato il dispensario, lungi da me il pensiero di aver volutamente omesso questo particolare, tanto ne avevo parlato in quel periodo che quasi credevo che i miei lettori conoscevano già perfettamente la storia.
Chiedo scusa se ho offeso la sensibilità di qualcuno, nel video s’intravede il paziente, era in fase preparatoria all’intervento e con un cenno di testa, alla mia richiesta se potevo filmare, aveva dato il suo consenso.
Riporto per intero le parole che Claudio Ginepro Fiorin che mi ha inviato in un post privato: “Vorremmo precisare alcune cose che per noi sono importanti, e che nell’articolo sono state omesse (spero non a ragione o per privilegiare qualche Associazione a scapito di altre). Il dispensario di cui lei parla, è del VOICA, viene gestito da noi e tutte le spese sono a nostro carico. Il Dott. Butti Antonio opera gratuitamente e le spese da lui sostenute sono interamente pagate dalla LUCONLUS (anche il pane che mangia) la quale collabora con noi per il blocco operatorio, è solo una collaborazione e basta. E Cuori Grandi non ha niente a che vedere con il nostro dispensario. Inoltre non è stato piacevole vedere nel video un paziente, pronto per l’operazione, essere ripreso. Non si possono fare queste cose, è questione di etica morale e delicatezza nei confronti dei più poveri (qui non lo avrebbe mai fatto). Qui in Italia è possibile anche denunciare questo comportamento. A tutti noi dispiace molto di quanto è avvenuto. Gradiremmo che il video fosse rimosso e corretto anche l’articolo correlato, almeno citando il Voica quale Associazione che gestisce e cura”.
Spero di aver fatto ammenda dell’errore, ho dato a Cesare quel che è di Cesare, unico mio obbiettivo, tra l’altro sottolineo che adoro il Togo, era divulgare l’operato di persone, grandi, come Antonio Butti che dedicano il loro tempo ai più poveri, per altro cosa che, a mio modo, ho fatto anch’io in questi anni e non solo per il Togo.
Non rimuoverò il video, perché non lo ritengo lesivo per nessuno, credo che sia un esempio del lavoro fatto da tutti (insieme), sono “laico” e credo fermamente che nel volontariato non devo esistere bandiere, anzi deve esserci comunione.
Sig. Fiorin, il mio account ce l’ha, il mio giornale è arrivato fino a lei, segno che siamo visti e seguiti, mi organizzi un viaggio a Agoè e farò un ampio reportage sul lavoro svolto dal Voica, io tra il 1999 e il 2000 unendo i periodi ho passato circa 6/7 mesi laggiù, conosco bene il posto.