Un anno senza Davide. Una mancanza che si sente, eccome. Dalle toccanti parole che abbiamo letto su facebook del fratello Andrea e della figlia, a quelle dei tantissimi amici, ai troppi ricordi. Perché chi non c’è più manca, e tanto. Inutile fingere. Quel maledetto pomeriggio di un anno fa Davide usciva in bicicletta per un allenamento.
Non potendo correre per un dolore al piede,( la sua grande passione che lo portò ad essere uno degli atleti di punta del Tapascione Running Team), aveva inforcato la bicicletta per fare qualche chilometro e non rimanere fermo. La tragedia però era lì dietro l’angolo sull’alzaia del Naviglio di Bereguardo a Morimondo. Inaspettata, imprevedibile. Come il ladro che arriva nella tua casa quando meno te lo aspetti. E Davide ha salutato tutti e se ne è andato.
Così, senza un perché. Come se ci fossero motivazioni e spiegazioni da cercare quando una tragedia ci colpisce negli affetti. E’ così e basta. Perché la vita ci regala dolori pazzeschi che ci porteremo sempre dietro. Ci saranno eventi per ricordarlo nella sua Robecco sul Naviglio. E’ passato un anno e sembra ieri. Corri Davide, sempre a tutta. In allenamento e in gara davi sempre il massimo. Così bisogna fare…