TURBIGO-ROBECCHETTO CON INDUNO – Il Consiglio pastorale Parrocchiale (d’ora in poi ‘Cpp’) nacque trent’anni fa sul modello del Consiglio Comunale. Oggi è composto da Parroco che lo presiede, dai rappresentanti della Comunità Pastorale di Santa Maria in Binda (Robecchetto, Malvaglio, Nosate, Turbigo) e dai laici che operano nell’ambito parrocchiale. Nella ‘Comunicazione parrocchiale’ B.V. Assunta del 2° quadrimestre ’89, si diceva che i membri laici del Cpp (erano in numero 24, diciotto eletti dalla comunità parrocchiale e una parte scelta dal parroco) e duravano in carica tre anni.
All’inizio degli anni Novanta, la pagina curata dalla Parrocchia e allegata a ‘Il Segno’, venne sostituita da ‘L’Agape’ (nella foto il primo numero, anno I, numero 1), un nome biblico, che si richiama alla carità fraterna dei primi cristiani che – quando celebravano Messa – non si accontentavano di pregare, ma parlavano anche dei loro problemi cercando le soluzioni migliori. Oggi il giornalino della Parrocchia (Agorà) animato dalla carità cristiana, viene distribuito gratuitamente in tutte le vie del paese da volontari e rappresenta il mezzo più diffuso di comunicazione locale, al punto che ha molte pagine sono dedicate alla pubblicità che paga almeno i costi di stampa.
In quei primi anni Novanta – sulla spinta di don Giampiero Baldi – nacque anche il ‘Punto d’Ascolto’, aperto presso la ‘Casa del Giovane’ in Via Fredda a Turbigo, che si avvaleva della collaborazione di alcuni volontari. Divenne una sorta di ‘Ufficio di collocamento’ per chi cercava lavoro. Diversamente a Malvaglio prese corpo la ‘Caritas’ ancora oggi molto attiva sotto la guida di Giovanni Tomasini.
Il grande cambiamento nella vita parrocchiale dei nostri paesi si ebbe dieci anni fa, nel 2006, quando nacque la ‘Comuntà Pastorale di Santa Maria in Binda’ e don Giampiero Baldi divenne parroco di Turbigo, Robecchetto, Malvaglio e Nosate, quattro parrocchie unite in un solo parroco, ma prima ancora don Francesco Cameroni, ultimo parroco di Robecchetto e Malvaglio (1995-2006), era stato il fautore dell’Unità Pastorale tra le due parrocchie di S. Maria delle Grazie e di San Bernardo, un sacerdote che, purtroppo, ci ha lasciato prematuramente all’inizio dell’anno scorso. Due grandi parroci che hanno creduto fortemente nella loro missione religiosa e civile.
FOTO don Giampiero al tempo dell’istituzione della Protezione Civile (1990) e don Francesco intento a sovrintendere alle operazioni di abbellimento della chiesa di Santa Maria delle Grazie (1999)