Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo ‘Cambiamo Abbiategrasso’:
L’Assessore Squeo ha rimesso le deleghe su AMAGA (Rapporti con le partecipate) nelle mani del sindaco, ed ha dichiarato: «Dal controllo analogo emerge che bisogna prendere provvedimenti ma secondo il sindaco va tutto bene». Il sindaco risponde «quando si porta il piano industriale in consiglio, basta chiedere, basta informarsi… La situazione non è drammatica». Tutto bene madama la marchesa?
Sempre Arrara, neo assessore alle partecipate afferma che “Chi dice e soprattutto scrive che la situazione finanziaria di Amaga è disastrosa, è gente che non conta niente. Leggende di Facebook. Queste persone hanno mai letto un bilancio di Amaga? Hanno mai parlato con qualche dirigente dell’azienda? C’è da dire che Amaga, come del resto quasi tutte le altre aziende italiane, negli ultimi cinque anni sta attraversando un periodo di difficoltà a causa del restringimento del mercato in tutti i settori. E’ quindi logico avere un’azienda che, come tutte le altre, compresa la mia, vive un momento difficile, particolare. Ma questo non vuol dire che se un assessore rimette la delega è perché Amaga sta crollando…Non esistono presupposti per ragionare in questi termini di drammaticità o, come piace a Finiguerra, voler vedere il fallimento in tutto quel che succede”.
«Innanzitutto io credo che non esistano persone che non contino niente ma che tutti abbiano il diritto di parlare e criticare. In secondo luogo non sono certo stato io a parlare di fallimento di Amaga – afferma Domenico Finiguerra. Poi, le persone che non avrebbero mai letto un bilancio di Amaga, secondo il sindaco Arrara, chi sarebbero? L’assessore Squeo che ha rimesso le deleghe dicendo che lo ha fatto per salvare il patrimonio di Amaga e che è preoccupato per il momento difficile? Oppure il direttore di Amaga Elio Carini che in commissione consiliare, quindi in ambito istituzionale, ha dichiarato che Amaga è in difficoltà per il prelievo di un milione e mezzo di euro dalle sue casse da parte del Comune? Mi fa specie infine che il sindaco Arrara (peraltro imprenditore) parli di difficoltà di mercato per un’azienda come Amaga che opera praticamente in regime di monopolio, con affidamenti diretti da parte del comune su servizi che solo Amaga eroga, senza concorrenza, e per i quali viene pagata dal comune (rifiuti, manutenzione verde, cimiteri, gestione calore, fiere, Abbiategusto…)».
Per capire come stanno realmente le cose, Cambiamo Abbiategrasso ha depositato oggi 5 interrogazioni sulle difficoltà di Amaga e sulla scelta di Squeo, sui debiti, sui crediti, sulla liquidità di Amaga e delle società controllate, sulle spese del personale.
Saranno discusse nel prossimo consiglio comunale del 19 maggio.
CAMBIAMO ABBIATEGRASSO