Una città disgregata, politicamente parlando. Corbetta è alla ricerca del suo sindaco e le proposte sono tante. Fulvio Rondena saprà convincere i suoi cittadini? Ha esperienza, è preparato e ha passione per quello che fa. Ma al momento di votare, si sa, tutto può accadere. Venerdì sera, nella sala Grassi del palazzo municipale, sono stati presentati i candidati del PD e della lista ‘Il Gabbiano’. “Vogliamo un’amministrazione sana e forte in grado di costruire il futuro della nostra Corbetta. – ha esordito Rondena – Questa sera incontriamo le persone che vogliono realizzare un programma che ha preso le mosse dalle idee, facendo un percorso lungo tre anni. Lungo questa strada si sono incontrati il Partito Democratico e la lista civica il Gabbiano e oggi siamo qui per vincere le prossime elezioni amministrative”.
Trentadue candidati oltre a Rondena. Persone diverse tra di loro, ma che hanno costruito un dialogo e hanno saputo trovare l’unione. Se Rondena diventerà sindaco il suo vice sarà Monica Maronati capo lista de ‘Il Gabbiano’. “La lista il Gabbiano secondo me è l’unica lista civica vera che esiste a Corbetta. – ha detto Monica Maronati – Siamo davanti a uno scenario politico variegato con nove liste civiche. Il 29 febbraio quando abbiamo lanciato questo nostro sogno mettendo insieme così tante persone e idee per amministrare Corbetta ci accusarono di esserci messi d’accordo nel giro di un pomeriggio. Bene oggi abbiamo sei candidati sindaci, 9 liste di cui sei civiche e 5 civiche false. Ma credo che la lista il Gabbiano sia l’unica lista civica vera che nasce attorno alle idee. L’avvicinamento con il PD nasce proprio dal confronto delle idee di fronte alla pochezza di argomenti dei nostri avversari. La nostra sarà un’alleanza di responsabilità programmatica”.
Giovane, ma con parecchia esperienza in politica Monica Maronati è stata criticata per la sua scelta di appoggiare il PD dopo un trascorso da vice sindaco con il centro destra. “Mi accusano di avere cambiato bandiera io rispondo che le bandiere si cambiano per conquistare il potere non per lasciarlo. La sottoscritta ha cambiato bandiera per lasciare il potere. Noi non risponderemo alle provocazioni perché siamo convinti che la politica sia una cosa seria. La politica diventa una cosa brutta quando persone incompetenti si riempiono la bocca con gli insulti”.