Riceviamo e Pubblichiamo
La campagna elettorale è appena entrata nel vivo e, come prassi vuole, stiamo assistendo ad una corsa al “taglio col passato” al “nuovo che avanza” e al rattoppo di tutte le buche presenti nelle strade di Corbetta.
E’ un gioco molto semplice in cui si fa grande esercizio di promesse, dimenticando il passato o facendo finta che non è esistito. Il mandato delle tre Giunte Balzarotti, appena concluso, lascia un desolante ricordo di precarietà dovuta alle sconcertanti sedute in cui il Sindaco uscente ha conquistato l’approvazione del Bilancio per un solo voto.
Non dimentichiamo il primo grande provvedimento della Giunta, dove l’incredibile aumento delle tasse toccò quota 87 % (il primo record che non scorderemo con facilità) e due consiglieri astenuti proprio sul provvedimento che consentì di fare cassa. Successivamente le prime dimissioni, per “motivi personali”, per “incompetenza” (ricordate il fuori onda del Sindaco sulla persona di cui aveva “stima e fiducia”) e per “scarsa sicurezza”. Il Sindaco si ritrovò così con tredici deleghe e, distrattamente, senza alcun assessore donna, alla faccia delle quote rosa.
Il bello del gioco è che tutti gli artefici di questa quinquennale avventura si sono ripresentati ai cittadini divisi in vari schieramenti, giustificando il tutto con l’etichetta delle “differenze e del cambiamento”.
Noi di Sinistra per Corbetta riteniamo invece sia un operazione di maquillage, un sistema di politica qualunquista dove tutto è il contrario di tutto, dove vengono giustificate le alleanze più disparate per “cambio di vedute” e “improvvisa condivisione delle idee”. Questo per noi si traduce in un semplice esercizio di scrittura, dove l’interesse per Corbetta da “comune” (con la “c” minuscola) è diventato Comune (con la “C” maiuscola).
Ma questa modalità non è nuova, come non è nuova la politica a due facce, dove il dialogo con la cittadinanza torna utile quando vuoi elogiare quello che hai fatto (i monologhi senza contraddittorio su La Voce di Corbetta) ma si ritira nel silenzio quando devi realizzare progetti senza senso, come lo Stadio nel Bosco Urbano.
La scelta responsabile e coerente della Sinistra corbettese è stata diversa: ci siamo aggregati attorno ad un progetto che è diventato un programma a misura d’uomo e che fa della condivisione con la cittadinanza la propria scelta di fondo, consapevoli che il rigore etico e il rispetto dei cittadini, siano più importanti di quel “consenso ad ogni costo” che, di fatto, sta portando la politica alla deriva.
Non siamo nati partendo da un nome da candidare o scegliendo un partito di riferimento, ma abbiamo dato spazio a tutte le istanze che vogliono portare a Corbetta un nuovo modello di Città, un nuovo Progetto, (termine tra l’altro che ha riscosso simpatie anche dove non prevedevamo…) che si pone in antitesi verso quanto abbiamo visto negli ultimi cinque anni e verso le fusioni a freddo fatte da altri soggetti.
Lo spirito che ci ha portato a stare insieme è l’essenza del concetto di lista civica, dove “nessuno è primo, nessuno è ultimo”. Per questo motivo, abbiamo deciso di non individuare una figura “capolista” nella composizione del gruppo che si candiderà alle elezioni comunali.
L’essenza del nostro progetto è racchiusa nel simbolo che abbiamo scelto: due figure stilizzate ed impersonali che rappresenta il concetto del “chiunque aiuta chiunque”, a prescindere che sia amministratore o cittadino.
Questo progetto, questo gruppo, questa lista, sono nati per dare a Corbetta un volto nuovo, più vicino ai cittadini e a chi opera nel paese, seguendo il percorso “persone, fatti, idee”.
Per tutto questo, chiediamo ai Corbettesi di premiare la nostra scelta politica coerente, che avvierà un percorso amministrativo condiviso, partecipato e trasparente, dove la passione per la nostra città sarà sempre al primo posto.
Sinistra per Corbetta