Anche quest’anno il Giro d’Italia è passato da Magenta e dai paesi vicini. Come lo scorso anno e come tante altre volte nel passato. Folla immensa dopo l’arrivo della carovana in piazza Liberazione. Sulla ex strada statale 11 l’attesa è stata febbrile. E come sempre, ha riportato alla memoria i grandi del passato che hanno pedalato sulle nostre strade. Memorabile fu l’ultima tappa nel 1992 che passò da Pontevecchio e Pontenuovo con Miguel Indurain in maglia rosa. Fu una cronometro che consacrò lo spagnolo vincitore.
Pochi secondi di passaggio bastano e avanzano per godere di uno spettacolo unico. Perché la bellezza del ciclismo è proprio questa. Il contatto con la gente, il fatto che non si debba andare in uno stadio e pagare il biglietto, l’attesa. Proprio i minuti che precedono l’arrivo dei corridori e la ricerca spasmodica della maglia rosa sono forse i più belli e carichi di adrenalina. Quest’anno in maglia rosa c’è un forte corridore dal cognome difficile da pronunciare e impossibile da scrivere.
Trattasi di Steven Kruijswijk, olandese del Team Lotto. Ma la tappa di oggi è di quelle temibili e tutto potrà accadere da adesso al tardo pomeriggio. Dopo i primi 170 chilometri pianeggianti si arriverà a Pinerolo con alcune ascese particolarmente impegnative. Nella foto vediamo il passaggio dopo Pontenuovo verso la Magnana di Boffalora Ticino e, quindi, verso il Piemonte. Staremo a vedere cosa accadrà…