Il nostro Angelo Paratico da Hong Kong ha immaginato una storia che confronta due biografie: quella di Gian Galeazzo Ciano con quella di Matteo Renzi. Piacevole da leggere anche perché dà motivo di riflessione.
“Il mese venturo un editore di Tempe, Florida, pubblicherà il mio romanzo The Dew of Heaven avente una forte base storica ma nel quale il misticismo tibetano vi gioca un ruolo fondamentale. Per tal motivo, durante gli ultimi 5 anni, ho dovuto studiare molta della lettura disponibile sull’argomento ‘reincarnazione’.
Ebbene, terminata questa doverosa premessa, vorrei aggiungere il fatto che il Primo Ministro Matteo Renzi mi ha sempre colpito come un deja vu ma solo recentemente ho avuto una intuizione su chi davvero egli possa essere stato in una sua precedente reincarnazione: Gian Galeazzo Ciano, Conte di Cortellazzo!
I due uomini appaiono davvero simili: entrambi toscani, nativo di Firenze Matteo Renzi e di Livorno Gian Galeazzo Ciano. Entrambi facili allo sfottò e alla battuta. Ottimi studenti tutti e due, diplomati con il massimo dei voti: in un liceo fiorentino, il Renzi; uno di Genova, il Ciano. Poi, per entrambi laurea in legge, sempre con il massimo dei voti.
La precocità e l’agilità mentale – nonché il loro essere un po’ guitti – può esser osservata in entrambi. Per esempio nel fatto che Renzi a 19 anni guadagnò 48 milioni di lire partecipando al programma televisivo La Ruota della Fortuna. Dopo la laurea entrambi ebbero delle esperienze in campo letterario. Renzi scrisse articoli per la rivista Camminando Insieme dove fu pure caporedattore. Ciano, invece, scrisse di critica teatrale e compose delle commedie che pochi andarono a vedere. Poi, spinto dal potente padre, entrò nella carriera diplomatica, finendo a Rio de Janeiro e poi a Buenos Aires, da dove fu rimosso e poi mandato a Pechino per via d’una burla finita male. Erano alla fine di un ricevimento e Ciano disse un vecchio generale e statista locale: “E ora vecchio bacucco le auguro buona notte!” Non immaginava che quello sapesse l’italiano.
La vita di Ciano mutò radicalmente a 29 anni quando gli imposero di sposare la figlia di Mussolini, Edda. E giusto 29 anni aveva Renzi quando divenne presidente della Provincia di Firenze.
Dopo aver sposato Edda, Ciano partì per Shanghai, dove fu Console Generale, comportandosi tutto sommato bene, a parte le numerose scappatelle erotiche alle quali era quasi costretto per provare il proprio macismo. Edda se ne accorse e lo ripagò con la stessa moneta, rendendolo più cornuto d’un vecchio cervo.
A Shanghai ebbe anche un incontro con il sovrannaturale. Vicino al Peace Hotel fu avvicinato da una vecchia che per per un soldo gli lesse la mano. Era con altra gente e Ciano, con il suo solito fare da toscanaccio, le intimò: “Dimmi quando morirò!”
Lei rispose: ” Di morte violenta, a 40 anni…”
Che questo sia vero lo sappiamo da alcune sue lettere, nelle quali si vantava di questa profezia. Rientrato in Italia il generissimo dalla molte battute, veniva a sua volta canzonato con il ritornello:
Gian Galezzo Ciano, Conte di Cortellazzo, bella la rima in ‘azzo, meglio quella in ano.
Nel 1936 Mussolini lo nominò Ministro degli Esteri, il più giovane d’europa, a soli 33 anni. Quella è l’età in cui il nostro Renzi diviene Sindaco di Firenze e poi, a 39 anni e 42 giorni, Primo Ministro, battendo per 53 giorni il record di Benito Mussolini, che durava dal 1922.
La sua opera al ministero degli Esteri, al di là di tutto il suo ‘maschio attivismo’ vien così definita da Gianpasquale Santomassimo: “Le numerose memorie e testimonianze di diplomatici italiani e stranieri concordano nel far coincidere, con l’avvento del Ciano agli Esteri, una accentuazione del dilettantismo e della faciloneria, che già aveva preso piede nella direzione della politica estera italiana in seguito alla progressiva fascistizzazione del ministero degli Esteri, che il Ciano intensificò durante gli anni del suo ministero. Volubilità, vaghezza di propositi, scadimento del tono e dello stile vengono correntemente addebitati alla stessa personalità del Ciano nelle sue funzioni di ministro.”
Ciano, a 39 anni, fu nominato Ambasciatore presso la Santa Sede e la chiromante di Shanghai alla fine ebbe ebbe ragione: Galeazzo Ciano morì fucilato a Verona, a 40 anni, l’11 gennaio 1944. Esattamente 31 anni dopo, al minuto, il giorno 11 gennaio 1975, vide la luce in nostro Renzi”,