“Un’esperienza che difficilmente potrò dimenticare”: Federico Sarri commenta così i quattro giorni vissuti a Parigi come Youth Ambassador dell’organizzazione internazionale One. Il Summit europeo in cui si sono incontrati 250 giovani provenienti da tutta Europa si è tenuto dal 30 maggio al 2 giugno nella capitale francese.
Un’opportunità per conoscere i propri “colleghi” sparsi per il continente e per sensibilizzare l’Europa nella lotta alla povertà estrema e alle malattie prevenibili. Un viaggio che è cominciato da Milano, sul Tgv diretto a Parigi. “Io e altri quattro amici siamo partiti in treno per non perdere nemmeno un minuto del viaggio durato 8 ore – racconta il giovane corbettese -. Sul Tgv abbiamo distribuito volantini ai passeggeri e parlato della campagna la Povertà è sessista per far conoscere a più persone possibili i nostri obiettivi”.
Arrivati sotto la Tour Eiffel, la classica foto di rito e poi il ritrovo con tutti gli altri Youth Ambassador. “È incredibile toccare con mano l’energia sprigionata da 250 ragazze e ragazzi che si ritrovano per una causa comune. Spesso i giovani sono accusati di aver poca voglia di fare e di stare con le mani in mano. Noi, così come tutti gli altri ragazzi impegnati nel volontariato, siamo la prova che non è così. Per quattro giorni abbiamo seguito un’agenda serrata, tra sveglie all’alba, spostamenti per la città, incontri e conferenze, tutto condito dalla pioggia che purtroppo sta colpendo Parigi. Non siamo eroi, ma abbiamo voglia di fare del bene e non ci arrendiamo davanti a chi ci sbatte la porta in faccia” racconta Federico Sarri.
Durante il Summit, gli Youth Ambassadors hanno avuto l’opportunità di incontrare diversi esponenti delle istituzioni politiche francesi ed europee (riuniti a Parigi per la conferenza dell’Ocse) e per chiedere loro un maggiore impegno nella lotta alla povertà estrema. Ma non solo: il Summit è stata anche un’opportunità per conoscersi meglio e scambiarsi idee e opinioni per il futuro. “Ognuno di noi è tornato a casa rigenerato e con ancor più voglia di fare. Sono molti gli appuntamenti che ci aspettano nei prossimi mesi: a giugno la nostra azione sarà concentrata sul rifinanziamento del Fondo Globale per la lotta alle malattie trasmissibili: One chiede che l’Italia aumenti i fondi ad esso destinato e, per divulgare questo messaggio, abbiamo in programma un evento a Milano, la Color Run di Venezia e un grande concerto a Roma”.
Tante le idee anche da sviluppare sul territorio: “Non mi posso ancora sbilanciare, ma sto lavorando a un paio di eventi per Corbetta e Magenta. Inoltre, nelle prossime settimane incontrerò diversi esponenti politici locali, regionali e nazionali: a loro chiedo sostegno e maggiore impegno nella lotta alla povertà”. L’azione di One e dei suoi Youth Ambassadors si rivolge quindi a cittadini e politici: solo insieme è possibile mettere in campo le risorse necessarie per costruire un mondo migliore. “Io ci credo, noi ci crediamo, ed è per questo che vi chiedo di sostenere la campagna la Povertà è Sessista. Come recita il motto di One, noi non chiediamo i vostri soldi, ma solo la vostra voce”. Per innalzare il coro di di voci contro la povertà basta firmare la petizione.