ROBECCHETTO CON INDUNO – A pochi giorni dai risultati definitivi, facciamo qualche considerazione sul rinnovo dei Consigli Comunali nei nostri paesi dell’Altomilanese. Cominciamo da Robecchetto con Induno, certamente la novità politica più eclatante, in quanto ben pochi avrebbero scommesso un soldo sulla vittoria di ‘Civitas’. Potenza della democrazia che non lascia adito a dubbi, ma anche conferma di come sia imperscrutabile l’anima di un paese.
La lista civica ‘Insieme per Crescere’, che si poneva in continuazione con l’Amministrazione Misci, aveva scelto Giuliano Piloni, capogruppo uscente, a candidato Sindaco. Dall’altra parte, c’erano solamente i Cinque Stelle capitanati da Gabriele Furlan finché, negli ultimi giorni validi per la presentazione delle liste, si è innalzata la figura di Daniele Colombo, detto ‘Lele’ in paese, che ha messo insieme una lista civica ‘a sua immagine e somiglianza’ chiamando a rapporto Giorgio Braga (candidato sindaco per il ‘Ponte’ nel 2006 che, con 970 voti, perdette nei confronti dei 1563 voti della Misci), unico consigliere d’opposizione rimasto in campo a sventolare il vessillo che, nel 2011, lo aveva visto ricevere 155 preferenze con ‘Liberi’.
Diversamente, Annalisa Baratta, già assessore nelle Amministrazioni Ottolini (1999-2004) come d’altronde anche Giorgio Braga, aveva fatto sentire la voce durante la campagna elettorale, sottolineando la necessità ‘democratica’ di un’alternativa a Giuliano Piloni. Ragion per cui è stata chiamata a rapporto con Braga e in quattro e quattr’otto hanno confezionato una lista e sbaragliato tutti. Ha giocato a favore alla neonata ‘Civitas’ il fatto che il sindaco uscente Misci e il vicesindaco Foieni hanno dato ‘forfait’ e si sono limitati a ‘benedire’ dall’esterno i candidati di ‘Insieme per Crescere’. Neanche il ‘patron’ ha dato alcun cenno, per cui il campo di battaglia è risultato essere completamente libero e i più bravi a ‘combattere’ hanno vinto. Un po’ come i ‘turcos’ il 3 giugno 1859. Si dice che ci siano stati dei contatti nella campagna elettorale, che scorreva liscia come l’olio verso la continuità amministrativa, e che siano stati proprio i ‘niet’ scaturiti da taluni incontri privati a fomentare la voglia di rivincita.
Certo è che il ‘Lele’, al di là di quel poco che siamo riusciti a racimolare parlando con qualche robecchettese doc, ha una grande credibilità in paese. E lo si è visto dal risultato: 1265 voti – 48,86%, oltre 181 preferenze personali! Roba da professionisti della politica. Lunedì prossimo il neosindaco Giorgio Braga ha già convocato il Consiglio Comunale per l’insediamento e sentiremo cosa dice il ‘Lele’, l’uomo nuovo della politica robecchettese.