“Il labirinto dal topo al leone” è il nome di un progetto artistico-terapeutico realizzato dall’Atelier Art Brut di Parabiago, inserito nel Dipartimento di Salute Mentale (diretto dal dottor Pier Luigi Castiglioni) dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) Ovest Milanese.
Mette insieme disegno e recitazione e vuol essere un invito a Legnano e a tutto il territorio ad unirsi in un viaggio simbolico. “E’ il tentativo di dare voce a chi apparentemente voce non ha – afferma lo psichiatra Davide Maravita -. E’ altresì lo sforzo di abbattere i muri dell’isolamento attraverso una solidarietà partecipe non solo sul piano emotivo, ma anche ricca di interventi altamente specializzati, dove la recitazione e il mezzo artistico diventano un’occasione di cura e di riscatto”.
Il viaggio si apre con lo spettacolo teatrale “Il labirinto”: andrà in scena giovedì 16 giugno alle 17 alla Sala Ratti di corso Magenta a Legnano. Seguirà l’inaugurazione della mostra “Dal topo al leone”, allo spazio espositivo della Parrocchia San Magno (aperta fino al 25 giugno).
Altra tappa dell’itinerario sarà sabato 18 giugno in Piazza San Magno, dalle 10 alle 13. Si potrà realizzare una tela di grande formato, attraverso la tecnica della stampa con timbri, insieme gli artisti dell’Atelier Art Brut. A conclusione, i partecipanti avranno la possibilità di portarsi a casa una stampa artistica a ricordo.
Con la mostra e lo spettacolo teatrale si corona un anno di intenso lavoro delle Comunità Protette e del Centro Diurno di Parabiago, sotto la direzione clinica del dottor Maravita e con la direzione artistica di Franco Duranti e Loris Pagani.
“Un grazie per il prezioso sostegno dell’ASST Ovest Milanese e dell’associazione Aiutiamoli Onlus – conclude Maravita -. Attraverso il disegno e la recitazione, gli utenti di queste strutture riacquisteranno voce, presenza scenica e un canale artistico capace di trasmettere emozioni, sentimenti, di evocare ricordi, di narrare storie con una potenza espressiva che travalica i confini della patologia psichiatrica e soprattutto del proprio isolamento”.