TURBIGO. Mia moglie dice che il Christian ha un anno in più di mia figlia e quindi si conoscono da sempre, perché hanno vissuto la stessa vita di paese, i medesimi riti. Le mamme, di pomeriggio, usavano andare a prendere un caffè dal ‘Giorgio’ di Via Roma. Avendo figli della stessa età capitava di parlare con Maria Rosa, mamma di Christian, grandissima tifosa del figlio. Christian è sempre stato bravo a scuola, educato – continua la moglie – aveva gli stessi capelli a caschetto d’oggidì. L’adolescenza lo porta a giocare le prime palle a tennis e anche lì diventa un campione. Frequenta il liceo dai Salesiani a Novara e anche lì primeggia…
L’incidente che ha segnato la sua gioventù (frequentava i primi anni della ‘Bocconi’) avvenne la notte di Carnevale del 1996. Uno scontro frontale nell’area di Malpensa: il liquido del radiatore si riversa sul suo viso!. Viene ricoverato d’urgenza all’ospedale di Gallarate e, ricordo, la preoccupazione di mia figlia e la speranza che riuscisse ad uscire bene dal tunnel.
All’Università Bocconi – dove Christian aveva cominciato ad insegnare una volta laureato – non fece mancare l’aiuto a mia figlia, che aveva frequentato il liceo classico a Novara e quindi non era il massimo in matematica. Ripetizioni su ripetizioni l’aiutarono a superare gli esami più impegnativi – quello di Statistica – ragion per cui Manila, riconoscente, si è sempre spesa per lui, come nelle ultime elezioni.
Comunque, prima di arrivare a candidarsi alla carica di sindaco, Christian aveva fatto la gavetta in Consiglio Comunale e solamente l’unione del centrodestra – realizzata da Berlusconi – lo aveva avvicinato ai partiti di governo. A quei tempi frequentava casa per l’amicizia che lo legava alla Manila e piaceva a tutte le donne di casa.
Nel primo mandato (2011) era stato eletto a seguito del trascinamento dei dieci anni di Laura Mira Bonomi, ma la riconferma è vittoria tutta sua che ha raggiunto – come abbiamo già scritto – il record di consensi al centrodestra (2182 voti assoluti – 56,34%)!
Dell’incontro con Alice Spreafico nessuna sa. Probabilmente l’ha vista una prima volta nel negozio di fotografo di Via Roma. Garavaglia è un cognome tipico della riva sinistra del Ticino, mentre gli Spreafico sono bergamaschi. Anni fa così ci disse Carlo Spreafico, nonno di Alice: “La mia famiglia proviene da una cascina bergamasca, posta nei pressi di Urgnano, ‘La Basella’. Siamo venuti qui nel giorno di San Martino del 1932 e siamo andati ad abitare nella cascina Breda a Nosate”.
Christian Garavaglia e Alice Spreafico si sono sposati oggi, 12 giugno 2016, nella chiesa parrocchiale di Turbigo. Ha officiato don Giampiero Baldi (nella foto)