Altri sei allontanamenti. Quattro sono stati accompagnati alla stazione di Abbiategrasso, gli altri due a quella di Vittuone. Sono sei nigeriani che non hanno rispettato le regole e, visto il loro comportamento, non godranno più del programma di accoglienza e non potranno più fare rientro alla Vincenziana di via Casati a Magenta. Questa mattina gli agenti della Polizia di Stato sono entrati nel palazzo che ospita cento richiedenti asilo provenienti dall’Africa Subsahariana. A supporto c’erano anche i carabinieri della stazione di Magenta e la Polizia locale che ha bloccato un tratto di via Casati, affinchè le operazioni si svolgessero nella massima tranquillità. C’erano anche il vice sindaco Paolo Razzano e gli assessori Simone Lonati ed Enzo Salvaggio.
“Chi non rispetta le regole non troverà accoglienza”, ha ribadito Razzano che ha seguito passo dopo passo tutte le operazioni di allontanamento. L’ennesimo provvedimento di allontanamento non è stato gradito dagli ospiti. Questa volta si sono però limitati a qualche parola di troppo, a differenza della recente operazione che ha costretto i carabinieri ad intervenire sul posto con numerose pattuglie visto lo stato di agitazione di alcuni profughi. Ma quali sono i comportamenti non conformi alle regole che hanno indotto il Prefetto a firmare un decreto di allontanamento? Gli allontanati di oggi sono tutti di nazionalità nigeriana, come quelli dell’ultima volta. U.C. Prince, nigeriano classe 1992 è uno di loro, per fare un esempio, “Ha tenuto un comportamento violento – recita il suo decreto di allontanamento – che ha portato all’intervento della Polizia locale, creando disordine e arrecando danni ai beni della struttura ospitante”. Fatti che, stando al decreto, sarebbero accaduti il 23 settembre e l’11 ottobre dello scorso anno. Già da allora, quindi, è stato chiesto l’allontanamento dei soggetti capaci di recare disturbo. Allo stesso giovane nigeriano vengono inoltre contestate l’aggressione verbale ad un’operatrice il 6 febbraio di quest’anno e il disordine recato nello svolgimento delle normali attività quotidiane il 22 aprile sempre di quest’anno. Tutto questo è bastato per revocare le misure di accoglienza nei suoi confronti e verso altri cinque suoi connazionali.
Un provvedimento che ha efficacia immediata ed è stato eseguito dalle stesse forze dell’ordine accompagnando gli ‘allontanati’ in due diverse stazioni. Contro lo stesso decreto potranno poi presentare opposizione entro 60 giorni. “L’allontanamento di alcuni ospiti dalla struttura di via Casati rappresenta l’attuazione di decisioni assunte negli scorsi mesi dalla Prefettura, senza aver quindi alcuna natura emergenziale o straordinaria – ha spiegato il sindaco Marco Invernizzi – Le modalità di azione di questa mattina fanno seguito all’incontro che insieme al vicesindaco Razzano abbiamo avuto, nelle scorse settimane, con il Prefetto”.