All’evento “Uniti per un Sorriso” al ristorante Sempre Pronto di Piazza S. Giovanni saranno protagonisti i cani assieme agli operatori di Onlus Carolina. L’iniziativa, sostenuta dalla BCC di Busto Garolfo e Buguggiate, avrà un risvolto benefico: con un’asta saranno raccolti fondi per l’addestramento dei cuccioli da affidare ai bambini disabili
Un evento a Busto Arsizio per sostenere il progetto nazionale di pet therapy rivolto ai bambini con disabilità. È questa l’idea nata a livello locale sui social network, fra gli iscritti ai gruppi Facebook “Sei di Busto se…” e “Busto Arsizio… a 360°”, per aiutare l’Associazione Onlus Carolina, che promuove l’importanza degli interventi assistiti con gli animali in ambito assistenziale e sociosanitario.
Dopo un tam tam durato circa un mese, con i i negozi del centro di Busto che hanno esposto i salvadanai per raccogliere le offerte e il materiale promozionale, sabato 18 giugno arriva il momento tanto atteso: con l’evento “Uniti per un Sorriso” al ristorante Sempre Pronto di Piazza San Giovanni, dalle 17.30 in poi, arriveranno i cani e gli operatori della Onlus.
Star del pomeriggio il labrador retriever Margot, protagonista di una dimostrazione di pet therapy; seguiranno una sfilata di cani, un’asta di beneficenza e un aperitivo per far conoscere le attività della Onlus Carolina.
Il ricavato della giornata servirà a sostenere il progetto nazionale per l’addestramento di dieci cuccioli da affidare ad altrettanti bambini disabili per finalità di pet therapy.
Al fianco della Onlus Carolina c’è anche il Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate. «Abbiamo deciso di contribuire a questa iniziativa nata dal territorio perché affine ai nostri valori –spiega il presidente Roberto Scazzosi–. La pet therapy ha un grande valore socio-educativo e sanitario, e aiuta a migliorare la vita delle persone, in questo caso i bambini con più difficoltà. Si tratta però di un intervento che non si improvvisa: occorre far crescere e sostenere le realtà qualificate che operano in questo campo, come la Onlus Carolina».