Non gli è bastata la lezione. Nonostante fosse già stato arrestato insieme al padre, un ragazzo di soli 16 anni è caduto nuovamente nel tranello dello spaccio e del guadagno facile. Della bella vita senza lavorare. Una vita che però non paga perché i militari lo hanno nuovamente arrestato. E’ accaduto l’altro giorno a Sedriano. I militari della locale stazione erano convinti che il giovane, di 16 anni, continuasse a vendere droga a coetanei anche nei pressi dell’istituto Alessandrini di Vittuone che frequentava. Hanno cominciato così a pedinarlo e ad effettuare appostamenti per capire quali erano i suoi movimenti e quali fossero le persone che incontrava. I carabinieri stavano, quindi, indagando su di lui raccogliendo elementi che potevano incastrarlo. Fino alla decisione di entrare nella sua abitazione per scoprire se effettivamente nascondesse della droga.
Quando i militari sono entrati a casa il giovane ha avuto una reazione violenta e incontrollata, dando in escandescenza. Si è dimenato e ha iniziato a tirare calci e pugni perché non voleva che i carabinieri perquisissero la sua stanza e non voleva farsi arrestare. E’ cominciata così una minuziosa perquisizione che ha portato i carabinieri a ritrovare 130 grammi di hashish già suddivisi in ovuli. Un lavoro, quello del 16enne, svolto da esperto. Ma nella sua casa non c’era soltanto hashish. Sono stati trovati anche quattro grammi di cocaina e trenta di marijuana. Oltre ad una piantina di marijuana, un bilancino di precisione e tremila euro in contanti che i carabinieri sospettano essere il provento dell’attività di spaccio.
Poco più di un anno fa il ragazzo, allora 15enne, era stato arrestato insieme al papà durante un controllo dei carabinieri. In quell’occasione i militari trovarono 10 grammi di cocaina, un etto di marijuana e 50 grammi di hashish, oltre ad un bilancino e soldi. Sempre probabile frutto dello spaccio. Ma la cosa che più fece scalpore era che il giovanissimo spacciatore, portato dal papà sulla cattiva strada, riforniva di piccoli quantitativi di stupefacente, anche i ragazzi che frequentavano l’Alessandrini di Vittuone. Era stato trasferito all’istituto di pena Cesare Beccaria di Milano che, evidentemente, non è servito. Tanto che, appena ritornato a casa, ha ricominciato la sua attività di spacciatore. Come i carabinieri hanno, purtroppo, dimostrato.