Una delle scrittrici più significative di sempre di se‘ dice: “Ero figlia di un professore d’Università. La professione di mio padre mi sembrava, tra le professioni, la meno adatta a generare scrittori. Avrei voluto che mio padre fosse un principe o un contadino; e che noi fossimo o molto ricchi o molto poveri.”
Invece a quanto pare, era più che adatta, infatti ha regalato al mondo una scrittrice della caratura della Ginzburg. In questo romanzo epistolare scritto nel 1973, sembra che ogni passo dei protagonisti, sia un passo sbagliato, un errore.
Eppure da anche la precisa sensazione che le cose non potessero andare diversamente da come sono andate.
Una sorta di inno al destino? Ad ogni modo, intenso.