La scena è sempre la solita, quando un politico ha bisogno di pubblicità, ti chiama, ti corteggia, ti vuole, nel momento in cui, intuisce che la tua presenza giornalistica è molto critica e sicuramente darà indicazioni chiare e diverse dal pensiero di chi amministra, ecco il regolamento di turno che può salvare l’ennesima figuraccia del politico di turno.
Cosa sia successo stasera in consiglio comunale a Magenta veramente non l’ho ancora capito, chi sono e cosa faccio e quale giornale rappresento è conosciuto da tutti gli amministratori locali e mai mi sarei immaginato di essere “gentilmente” allontanato dalla riunione PUBBLICA.
Come è normale che sia, in una città civile, con degli amministratori che dicono che amano la trasparenza, un giornalista che sta filmando il massimo simbolo di quello che è il pubblico e cioè il consiglio comunale, se si comporta con discrezione e, lui che non è un attore della scena politica PUBBLICA che si sta svolgendo, sta solo facendo il suo lavoro, non capisco perchè debba essere allontanato.
Oggi a Magenta è successo; nel momento in cui io alzavo la telecamera per svolgere il mio lavoro, Eleonora Preti, dal banco del consiglio, mi faceva segno di no.
In un primo momento credevo che fossi in una posizione invadente e davo fastidio alla riunione, non avevo capito che il no era un potente no, mi sono portato sul fondo e successivamente all’esterno della struttura, dove, con mio stupore, il Presidente Preti, abbandonando l’assise, mi raggiungeva e diceva che senza essere accreditato e in possesso di regolare permesso rilasciato dal comune non potevo svolgere quello che è il normale diritto che una giornalista ha, riprendere per informare, diritto sancito dalla costituzione e ripeto dalla costituzione con l’articolo 21
Ne è nato un divertente siparietto, trovandomi all’esterno in luogo ancora più pubblico e avvisando Eleonora Preti che avrei filmato ciò che ci saremmo detti, è iniziato un divertente “battibecco” io appellandomi a ciò che c’è di meno indissolubile che è la nostra costituzione, la Preti appellandosi al regolamentino comunale.
La domanda che da sempre mi pongo è “ma certi politici, conoscono la costituzione che dovrebbero difendere sopra ogni cosa, oppure, una volta scritto un regolamentino comunale hanno o credono di avere il diritto di prevaricarla”.
Il motivo che la costituzione italiana è sopra altre leggi è perché vuole che alcuni princìpi generali (per esempio i diritti dei cittadini e le regole fondamentali dell’azione politica) rimangano inalterati nel corso del tempo.
Le leggi (regolamentino comunale), al contrario, rispecchiano la maggioranza che si forma in Parlamento (o in altre assise) in seguito alle elezioni e, di conseguenza, gli interessi che di volta in volta essa rappresenta.
Il divertente video, una specie di “siparietto” tra il presidente del consiglio comunale di Magenta e un semplice cronista che voleva solo fare il suo lavoro, informare: