Comunicato Stampa
L’Assessore Enzo Salvaggio: ‘A testimonianza che il lavoro portato avanti in collaborazione con gli altri Enti del territorio sta dando risultati importanti
Magenta, 6 luglio 2016 – Continua il lavoro di collaborazione tra il Comune di Magenta e altri Comuni ed Enti del territorio per contrastare l’ambrosia e per la prevenzione dei problemi legati alla sensibilità e all’allergia di un numero crescente di persone al polline rilasciato da questa pianta infestante. ‘La precedente amministrazione aveva avviato un tavolo di lavoro per affrontate il problema a livello sovracomunale (anche in collaborazione con l’ASL e con il supporto della Federazione Coldiretti) cui abbiamo dato seguito attraverso la sottoscrizione tra numerosi Comuni del territorio di una carta di intenti con la finalità di condividere, sostenere e promuovere azioni di sistema coordinate a livello sovracomunale nel campo delle iniziative per la prevenzione della allergia al polline d’ambrosia’, ricorda l’assessore alle Politiche per l’Ambiente Enzo Salvaggio. I Comuni coinvolti sono, insieme a Magenta, Abbiategrasso, Bernate Ticino, Buscate, Busto Garolfo, Corbetta, Magnano, Marcallo con Casone, Mesero, Robecchetto con Induno, Robecco sul Naviglio, Bareggio, Dairago e Santo Stefano Ticino. ‘Il lavoro condiviso e le azioni comuni avviate- prosegue l’assessore Salvaggio – hanno portato a una notevole riduzione della presenza di pollini nell’aria come testimoniano i dati che ci sono stati forniti dalla dottoressa Bonini dell’ASL di Parabiago (ora ATS) che da anni studia l’andamento di questi pollini’. I dati forniti dal Sistema Socio Sanitario di Regione Lombardia e ATS Milano Città Metropolitana evidenziano infatti come a Magenta il trend di emissione di polline di ambrosia nell’aria sia notevolmente ridotto negli ultimi anni, assestandosi a livelli minimi nel 2015. ‘Concretamente gli esperti ci hanno spiegato che nel 2015, nel corso dell’intera stagione, sono stati rilevati 500 grammi di polline al metro cubo, ovvero meno della metà del valore rilevato in un solo giorno nel 2007’. Maira Bonini dell’ATS Milano Città Metropolitana è stata nominata nel 2012 delegato nazionale a un progetto europeo la Cost Action SMARTER (Sustainable Management of Ambrosia artemisiifolia in Europe). SMARTER è una rete interdisciplinare di esperti (più di 120 partecipanti provenienti da 33 Paesi) attualmente coinvolti nel controllo dell’ ambrosia. Si tratta di operatori sanitari, biologi, ecologi, economisti e modellatori atmosferici e agricoli. L’obiettivo è quello di creare un forum per discutere la gestione a lungo termine, le opzioni di monitoraggio e lo sviluppo di nuove soluzioni di gestione innovative.
Ricordiamo che l’ambrosia è una pianta infestante annuale che fiorisce tra agosto e settembre producendo grandi quantità di polline. I luoghi preferenziali di crescita sono i terreni coltivati a cereali una volta effettuato il raccolto, i terreni incolti, le aree verdi abbandonate, le aree industriali dismesse, le terre smosse dei cantieri (non solo quelli edili ma anche quelli per la costruzione delle grandi opere di viabilità), le banchine stradali, le rotatorie e gli spartitraffico, le massicciate ferroviarie, gli argini dei canali, i fossi e, in generale, tutte le aree abbandonate e semiabbandonate, nonché i campi coltivati con semine rade quali il girasole e la soia.
Ogni anno a Magenta viene emessa apposita ordinanza che richiama l’obbligo di effettuare sfalci prima della maturazione delle infiorescenze (abbozzi di infiorescenza 1-2 cm) e assolutamente prima dell’emissione di polline. In particolare il primo sfalcio l’ultima settimana di luglio, il secondo tra la fine della seconda decade e l’inizio della terza decade di agosto. Si raccomanda inoltre ai cittadini di utilizzare, in alternativa agli sfalci e quando opportuno, gli altri metodi di contenimento dell’ambrosia: in ambito agricolo la trinciatura, il diserbo, l’aratura e la discatura; in ambito urbano la pacciamatura e l’estirpamento. Sono previste sanzioni amministrative per chiunque non rispetti le disposizioni, non effettuando i tagli previsti e lasciando il proprio terreno in condizioni di abbandono. Da € 50 a € 200 per un’area fino a 2000 mq; da € 200 a € 500 per un’area oltre i 2000 mq. Qualora, successivamente all’erogazione della sanzione amministrativa, il proprietario non provveda comunque allo sfalcio del terreno infestato, il Sindaco può provvedere d’ufficio a spese degli interessati all’intervento (costo €/mq 0.30 per superfici superiori a 1000 mq con fatturazione diretta della ditta al proprietario del terreno).