ROBECCHETTO – Quando aveva compiuto 95 anni don Pietro Guzzi, parroco emerito di Robecchetto con Induno e Malvagio, è stato festeggiato dall’intero paese e anche dal suo ‘collega’ don Luciano Bordini. Un’aiuola floreale, che ‘invocava’ il suo nome, fuori dalla porta di casa era stata la sintesi del pensiero dell’intera comunità che aveva servito e amato per più di mezzo secolo.
In gioventù era stato coadiutore per quattro anni a Pregnana Milanese e per altri nove ad Arluno. Poi Castano Primo e, nel dicembre 1955, parroco di Robecchetto con Induno e Malvaglio, ma anche quando la sua ‘mission’ ufficiale era finita dopo quarant’anni per questioni anagrafiche – con l’arrivo di don Francesco che, purtroppo, ci ha lasciato l’anno scorso – ha continuato a celebrare e concelebrare nei ‘vuoti’ che la riorganizzazione delle parrocchie ha avuto in questi anni tormentati, dove la chiesa cattolica ha dovuto registrare non pochi ‘peccati’.