Chi sono lo sapete, mi leggete, quindi non ho nulla da nascondere, faccio foto da una vita, ho fatto reportage nelle parti più calde del pianeta, Bosnia, Sudan, Kossovo, Albania, Israele ecc. ecc. meglio non dilungarmi.
Kalashnikov
Durante un bombardamento a Sarajevo venivo assalito da soldati mussulmani che volevano sequestrami la macchina fotografica, una durissima discussione, con i mitra puntati, alla fine fui costretto a dare il rullino e salvai l’apparecchio.
In Albania dei “bulli” vedendomi solo e pieno di attrezzatura, mi fronteggiarono nel tentativo di derubarmi, fini che ci sedemmo davanti a un bar a berci una birra e a ridere insieme.
In Sudan, lasciavo volentieri la mia attrezzatura a Nemery, un ragazzo di 17 anni che mi faceva da guardia del corpo nei miei spostamenti e io prendevo il suo vecchio Kalashnikov per sentirmi più sicuro, di storie ne potrei raccontare a centinaia, ho fotografato in posti dove la vita valeva 2 lire e il più delle volte non ho mai avuto problemi.
La foto che ho nel cuore è quella che ho scattato dal punto dove era partito il colpo di cannone che ha distrutto il Ponte Vecchio di Mostar, la foto ha un valore simbolico, ma la vera storia è quella che sta dietro, arrivare sul punto esatto dello scatto, quella è la storia, la foto è il fine.
Mai e poi mai, scattare una foto, alla festa dei lumi a Cuggiono, diventasse un caso mediatico e politico, ancora una volta devo sottolineare la bassezza di alcuni elementi che tentano la scalata politica con l’unico scopo di trovarsi una sistemazione nella politica, perché altro non sanno fare.
Utilizzano Facebook con lo scopo preciso di denigrare il lavoro che un Blogger ricordo a sue spese, con il solo scopo di informare correttamente chi lo legge.
I fatti, un fotografo è un artista, guarda la situazione e in nano secondi decide dove posizionarsi per fare lo scatto, in questo caso voleva far vedere ai suoi lettori il pubblico presente al concerto dei “Gerli and the folks friends” (sottolineo che sono un loro fans e più volte gli ho dedicato articoli), così mi sono posizionato dietro di loro e specificatamente vicino al violinista Paolo Salvaggio e ho scattato la foto e me ne sono andato, l’avrei usata per dedicargli un articolo, come ho sempre fatto, ma…..
Si c’è un ma! Qualcuno afferma che io sono Menbro di CasaPound! E grida …. orrore! Io non ho nessuna tessera di partito, non c’è scritto da nessuna parte che io sono un membro di CasaPound, e se decido di scendere in politica, tranquillo Enzo, il Blog lo regalo a chi se lo merita, perché mi dispiace visto che siamo il blog più letto dell’area.
Questo personaggio, ricordo al soldo di un noto politico locale, ha intrapreso una battaglia nei miei confronti e nei confronti del blog che dirigo, chissà per quale motivo, mah! invidia? dò fastidio al Pd locale? sono imprevedibile per non sono al soldo di nessun partito? perchè gli sto semplicemente sui m…….
Il mio “Blog” è apolitico, do spazio a tutti, e non nego mai, dove la mia capacità arriva, spazio.
Aver raggiunto una credibilità e dovermi fronteggiare con dei ragazzini che la parola lavoro la conoscono perché l’hanno letta sul vocabolario e l’unica cosa che sanno fare è continuamente denigrare, non so, ci sto pensando, ma mi sa che alla prossima non scriverò più articoli sul caso e agirò per vie legali, mi sembra di essere stato troppo buono fin qui!
Giustamente allego il post che è stato scritto da Paolo Salvaggio, omettendo logicamente il mio nome, perché per prendere un posizione ci vuole coraggio, gli altri (lui) sono semplici inciucioni che vivono sul motto “la politica è un privilegio” io vivo sul motto “il vero giornalismo è un servizio”
Per dovere di Cronaca il Post scritto da Salvaggio, senza il mio nome, ma chiaramente dedicato a me!
il Post: “Sabato ero a Cuggiono a suonare col mio gruppo ad una manifestazione serale splendida che mi ha divertito molto, ma uno spiacevole episodio mi ha riguardato personalmente e per questo voglio chiedervi cosa ne pensate: secondo voi è normale che un gestore di un blog (non di una testata giornalistica online) nel bel mezzo dell’esecuzione di un brano musicale si intrufoli negli spazi ristretti tra un componente e l’altro del gruppo (calpestando inoltre cavi e fili di collegamento all’impianto elettrico e mixer), per avvicinarsi a me e scattare provocatoriamente una foto con uno strano aggeggio? Per me è segno di prepotenza e maleducazione, oltre a spazientirmi mi ha distratto, suonare richiede molta concentrazione, di tutti quelli, giornalisti, cronisti e non che hanno scattato foto, lo hanno fatto benissimo e con molto rispetto, ma del resto è pur sempre l’atteggiamento di uno che dice in giro di voler portare CasaPound a Magenta, quindi non c’è di che stupirsi“.
Ringrazio Ghisberto Colombo per la bellisima vignetta di copertina!