“Se il Comune ha sostenuto che i migranti finora non hanno dato alcun problema, perché la Prefettura non dovrebbe mandarne altri?”. “Nel Consiglio Comunale della scorsa settimana erano arrivate solo rassicurazioni. Questo il risultato. Occorre iniziare a gestire la situazione e non più a subirla”. Sul possibile arrivo di nuovi richiedenti asilo, Progetto Magenta ricorda come nella riunione del Consiglio Comunale della scorsa settimana, il Sindaco abbia tranquillizzato tutti e sparso ottimismo a piene mani, sostenendo che la situazione è sotto controllo. “Se questa è stata la posizione dell’Amministrazione – dichiara Silvia Minardi, leader di Progetto Magenta – allora non c’è da sorprendersi che la Prefettura ne voglia mandare altri. Sappiamo invece che la realtà è ben diversa, bisogna prenderne atto e cambiare immediatamente rotta, operando per un’accoglienza intelligente e limitata alle reali possibilità della città”.
Questa la proposta concreta che Progetto Magenta, unica tra le forze politiche, avanza
- Convocare un Consiglio Comunale nel quale riferire lo stato dei contatti in corso tra Comune e Prefettura sull’intera vicenda.
- Illustrare alla Prefettura le motivazioni che impongono alla città di non accogliere altri migranti, almeno non prima di aver finito di valutare tutte le richieste di asilo degli attuali con conseguente ricollocazione per tutti quelli che non ne hanno diritto.
- Attivare, sempre in collaborazione con la Prefettura, un programma per impiegare gli attuali ospiti della ex Vincenziana in modo utile per la città, così come è già stato fatto in altri Comuni.
Sappiamo che ci sono dei limiti legali ma delle possibilità in realtà ci sono, basta volerlo e lavorare insieme alla Prefettura. Prendiamo spunto da ciò che altri Sindaci hanno fatto in questo senso e diamo risposte concrete alla città.
Progetto Magenta è una lista civica fatta di persone concrete, di cittadini che non vivono di politica e che vogliono impegnarsi per amore della loro città. Progetto Magenta è l’unico soggetto che in una situazione di forte tensione sociale come questa avanza proposte anziché slogan.