Ammazzano a caso. Bambini, anziani, donne, uomini. Chi capita. Ci troviamo di fronte ad un attacco terroristico che lascia sgomenti perché non sappiamo chi è il nemico. Non lo riconosciamo. E’ il musulmano della porta accanto? Ormai è questa la convinzione generale. Sui social si scatena l’inferno perché la stragrande maggioranza della gente è esasperata e ha, giustamente, paura. Abbiamo paura e la cosa che più ci imbestialisce è che la politica sembra impotente e impaurita anch’essa. Non sa cosa fare, come fronteggiare un nemico invisibile.
Che agisce nel nome di chi? Nizza, e ancora prima Parigi, Bruxelles, Istanbul e chissà dove ancora. A Bruxelles abbiamo fatto recentemente un reportage dal quartiere musulmano di Molenbeek traendone l’impressione di un immenso ghetto. L’Europa è messa a dura prova. Il terrorismo islamico contro l’occidente. Questa è la convinzione generale. Inutile che i musulmani si affrettino a precisare che il terrorismo non riguarda tutti, ma soltanto alcune frange.
Questa mattina parlavamo con Khalid a Magenta, il ragazzo che tutti conoscono e che da quando è bambino staziona davanti alla chiesa di San Martino. E’ preoccupato. Continua a ripeterci che l’Islam non c’entra niente in queste assurde mattanze di innocenti. Che quelli non sono mica musulmani, anzi il Corano non l’hanno mai nemmeno visto. Teme che si scateni l’odio generale e che anche chi non c’entra niente venga buttato nel calderone in una sorta di caccia all’untore che non tralascerà nessuno.
Oggi ci troviamo di fronte un nemico che non è quel terrorismo che l’Italia ha conosciuto negli anni ’70. Le brigate rosse colpivano e scappavano. Colpivano i potenti nel nome della lotta armata per il comunismo. “Quello che è terrorismo per alcuni è eroismo per altri”, si dice. Pazzesco che si consideri eroe chi uccide. Ma puntavano ai potenti, ai capi. Il terrorismo islamico è codardo e vigliacco. Uccide bambini, donne, anziani. Mentre sono al bar, sul lungomare, al cinema. Non colpisce i potenti. Non ha il coraggio di tentare la fuga. Si fa saltare in aria e muore con le vittime. Perché la politica non reagisce con una presa di posizione decisa ed energica?