Mea culpa, quando lo lessi (in inglese, forse anche per questo), alle superiori, non ne capii nulla. Solo dopo (come dico sempre,lo so), mi innamorai perdutamente di questa donna: Jane Eyre. Perché il libro É Jane Eyre. In periodi come questi, di neo-femminismo, di dubbi su come una donna moderna debba comportarsi per ritenersi autonoma ed indipendente dall’uomo ecc. E per la stessa ragione ne consiglio la lettura agli uomini.
Come sempre, penso che i valori veri e più belli dell’essere umano, non siano né moderni né antichi. Ma sono di una “giustezza” pura. Jane cresce in una famiglia di lontani parenti in quanto orfana, vive in orfanotrofio, conosce il dolore. Jane ha dignità, integrità morale, bada a sé stessa, eppure non si monta la testa, pur sapendo fronteggiare con forza disumana le avversità della vita.
Non per questo diventa mascolina o gareggia con gli uomini; non è bella, É specificato nel romanzo: come a dire che non è agevolata nella vita.. eppure.. Si innamorerà di lei quel fantastico e controverso personaggio che É anche un grande uomo, il signor Rochester. Non della sua bellezza quindi, ma della sua specifica, unica, forza e dolcezza interiore, che la rendono naturalmente attraente. Più della famosa ,ricca e bellissima signora Ingram corteggiatrice strenua di Rochester.
Meraviglioso il finale. Consigliato a tutti purché si abbia voglia di profondità. (Per cambiare)!