La variante al PGT di Magenta va in consiglio comunale questa sera, ma ne siamo certo che le discussioni continueranno per parecchio. Almeno finchè non verrà approvato definitivamente, cosa che avverrà probabilmente entro il mese di dicembre di quest’anno dopo la scadenza dei 60 giorni utili per presentare le osservazioni. Intanto alcuni cittadini si sentono presi in giro da quanto è avvenuto e manifestano tutta la loro delusione. Parliamo dei proprietari di terreni acquisiti nel cosiddetto ambito residenziale di completamento delle aree centrali ‘ARC2’ compresi tra via della Resistenza, via Gramsci e strada per Pontevecchio.
I magentini ben sanno che in quell’area, da anni, esiste un tratto di strada incompleto. Un tratto che dovrebbe collegare, appunto, strada per Pontevecchio a via Gramsci. L’iter è partito all’incirca un anno fa, quando i proprietari hanno avuto il primo di una serie di incontri in Comune che ha portato i diretti interessati ad assumere professionisti e a portare progetti e masterplan che sembrava fossero pienamente in sintonia con le linee di questo PGT. Invece, proprio all’ultimo, qualcosa è andato storto.
“Quando l’intero iter di lavoro relativo allo studio, alla progettazione e alla lottizzazione riferito a tali aree sembrava ormai prossimo alla sua conclusione – si legge sul documento portato all’attenzione del Comune e firmato da tutti i coinvolti – veniamo a conoscenza del fatto che il Comune presenterà a breve la variante generale al PGT, stralciando gran parte delle aree in oggetto, comprese quelle dei molti cittadini che hanno seguito fedelmente tutto l’iter proposto dal Comune”. I cittadini denunciano che su tali aree hanno pagato anni di IMU su terreni considerati edificabili, hanno provveduto ad incaricare tecnici abilitati che hanno seguito tutto l’iter proposto dal Comune e si sono impegnati con contratti di vendita con operatori del settore. Oggi, a poche ore dall’adozione della variante, parlano senza mezzi termini di ‘una presa in giro’.
L’assessore Enzo Salvaggio, in merito all’ambito in questione, ha detto: “Chiunque voleva partire con un ambito doveva coordinarsi alle norme tecniche del PGT. In quel luogo insiste un pezzo di strada mai ultimato. Che tipo di coordinamento c’è stato? Il lavoro fatto dai professionisti che hanno incaricato è sicuramente importante, ma non si è concluso. In questo momento, per quanto importante sia stato il lavoro fatto, quell’ambito non è stato approvato”.