Un giornale locale magentino online, a grandi lettere scrive: “Lo abbiamo scritto anche nella nota stampa del Comune dove inizialmente abbiamo omesso il nome del soggetto in questione – spiega Razzano – il rappresentante della Minerva Logistica Srl che abbiamo incontrato martedì mattina in Comune è Bruno Bosatelli. E la società per conto della quale si è presentato, esibendo tanto di biglietto da visita, è quella che vuole aprire un centro d’accoglienza per profughi in una cascina fuori Magenta (la Cascina Calderara ndr)”.
Non conosciamo direttamente la posizione lavorativa del Bosatelli all’interno della Minerva Srl, ma dalla visura camerale notiamo che non è uno dei 3 proprietari di cui dalla visura sono: Bonfanti Battista al 40%, Savoldelli Patrizia al 40 % e Agazzi Andrea al 20% dei 6 dipendenti che compaiono nella visura camerale non conosciamo il nome.
Da parte nostra che facciamo informazione, capiamo, anche grazie a questo “sommario” articolo, una volontà di disinformazione su quello che è un problema che deve essere gestito, da forze politiche e giornalisti, nella maniera maggiormente descrittiva e parziale.
Certamente un ex leghista (Ricordiamo Ex) ha diritto anche lui di trovarsi un lavoro, se è un lavoro legale che male fa? Rimango basito che una testata locale e ancor peggio un vice sindaco, usi, questa notizia, quasi come propaganda politica, ma nella realtà, nulla succederà, abbiamo l’impressione che tutto è già stato deciso.
Oggi ho incontrato uno dei proprietari della Calderara, ricordo che la cascina per metà è della Minerva Srl, l’altra metà è di una famiglia contadina storica magentina, mi hanno riferito che fu il nonno che la costruì e mentre parlava notavo la commozione di quest’uomo che ha lavorato una vita, ricordo pagando le tasse e oggi si trova a dover vedere un posto in cui hanno vissuto 3 generazioni, svenduto per mala politica, anche noi che abbiamo visto l’area e a colpo d’occhio lo riteniamo inidoneo a ospitare 50 profughi, ma noi non siamo la legge.
Certamente ci associamo al pensiero del proprietario: “cosa devo fare – ci dice visibilmente amareggiato – vedete anche voi, qui c’è un unico accesso, diventerà un casino, qui vivo da sempre in tranquillità con la mia famiglia, ho cresciuto qui i miei figli, sto crescendo qui i miei nipoti, confido nella politica, spero che valuteranno attentamente la situazione, io sono troppo piccolo per combattere contro i giganti, quel che sarà sarà”.
Rifletto, rifletto, rifletto, si è vero che sono un giornalista, è vero che dovrei elencare solo i fatti, è vero che se devo prendere una posizione dovrei entrare in politica dovrei scegliermi un partito, ma soprattutto è vero che sono un uomo nato nel 1962 che ha conosciuto in adolescenza gli uomini che hanno combattuto per rendere questo paese unico, grande e libero e oggi, grazie ai “politichelli” la mia gente, la nostra gente è ridotta cosi.
Non siamo giornalisti da copia e incolla da Facebook, secondo noi la questione profughi è sottovalutata da TUTTA la politica magentina, durante la rivolta c’eravamo, abbiamo visto e peggio ancora filmato, speriamo che i “ragazzotti” della politica magentina (compresa certa stampa) si ricordino che Magenta in primis è dei Magentini.
Per correttezza d’informazione pubblichiamo la visura camerale della Minerva Srl:
La visura Camerale di Minerva Srl