Comunicato stampa 21 agosto 2016 delle Rose di Gertrude : #HandekadereSesver
Con Lea T, la prima donna transessuale che in mondovisione abbiamo visto reggere la bandiera del suo Paese che ospita i giochi olimpici abbiamo sognato la fine di un lungo brutto periodo, le molte divisioni, i muri costruiti per sottolineare le diversità che solo l’ignoranza le evidenzia con paure ed incubi da sopprimere. Con l’arrivo poi delle medaglie accompagnate da semplici coming out ci siamo dimenticati del rimbombo dell’arma da fuoco nel locale Pulse ad Orlando, delle cronache nere su fatti terribili, di pestaggi ,aggressioni e omicidi di matrice omo-transfobiche .
Abbiamo per un attimo pensato che coi nuovi giochi olimpici fosse sbocciata una nuova primavera : la rinascita di società inclusive dove gli stereotipi , i luoghi comuni, i capri espiatori , i preconcetti venissero rinchiusi per sempre in un angolo del ring. Con sgomento invece siamo ritornati alla cruda realtà ed abbiamo appreso dell’ assassinio della donna transessuale Hande Kader di ventidue anni. Era diventata un icona dei diritti gay in Turchia e nel mondo quando nel corso del Gay Pride ad Istanbul era stata vittima delle violenze della polizia.
Ci informano gli amici e le associazioni LGBT Turche che il suo cadavere, orrendamente mutilato e carbonizzato, è stato trovato sul ciglio di una strada a Zekerjya quartiere elegante di Istanbul. Sempre pochi giorni fa è stato ritrovato il corpo mutilato di Muhammad Wisam Sakari profugo siriano gay che già cinque mesi fa fu sequestrato e violentato.
La morte di queste due giovani apertamente in contrasto con la politica del governo di Erdogan responsabile per non fare nulla per placare il pesante clima di intimidazioni nei confronti dei gay mettere alla ribalta il ruolo atroce della polizia dopo che il fallito golpe ha portato il Paese alla sospensione dei normali diritti civili e umanitari del popolo turco ritrovando i cittadini europei passivi ad osservare tanta brutalità. “Noi veniamo assassinati e loro non sentono le nostre voci, perché le regole in Turchia non ci proteggono”, afferma Emirhan Deniz Celebi, direttore dell’organizzazione Lgbt SPoD di Istanbul.
L’omosessualità in Turchia è legale sin dalla nascita dello Stato turco, come lo era nel secolo precedente nell’impero Ottomano, ma incidenti, aggressioni e pesanti discriminazioni ai danni persone della comunità Lgbt sono purtroppo all’ordine del giorno in molte città turche, compresa Istanbul, che viene considerata più ‘all’avanguardià. Secondo una recente ricerca del Centro Pew, quasi l’80 per cento dei turchi ritiene che l’omosessualità sia “moralmente inaccettabile”.
Secondo l’attivista e avvocato Levent Piskin, con la repressione dopo il fallito golpe del 15 luglio, la comunità Lgbt si sente ancora più vulnerabile. Perché “in realtà, non ha mai avuto diritti legali”. La comunità Lgbt turca e gli attivisti per la difesa dei diritti civili non vogliono di certo a rimanere in silenzio. Chiedono a gran voce giustizia.
Giustizia contro i crimini di odio. Nel nostro piccolo anche Noi come Associazione Rose di Gertrude cercheremo di aiutarli. Anche con questo comunicato desideriamo esprimere tutta la nostra solidarietà alle vittime, ai familiari, alla comunità LGBT Turca. Continueremo a denunciare questo inspiegabile odio ricordando che anche nel nostro Paese in Italia abbiamo subito eventi tragici .
Vogliamo ricordare almeno due casi che ci hanno scosso . L’omicidio di Brenda a Roma ritrovata il 20 novembre 2009, l’assassinio per futili motivi di Bruna nella notte del 27 febbraio del 2012. Dal 1999 è stato istituito il TDOR Il Transgender Day of Remembrance . In quella giornata particolare la comunità internazione ricorda e denuncia le vittime della Transfobia . .
Nella maggioranza dei casi nessun responsabile viene mai accertato e di questo non possiamo più tacere!
#HandekadereSesver è l’hashtag che guiderà la campagna e la protesta contro la violenza che l’ha uccisa e che accompagnerà la manifestazione convocata per questa domenica pomeriggio 21 agosto 2016 dal movimento LGBTQ di Istanbul e il comitato Gay Pride
Per Le Rose di Gertrude
Sergio Prato
Presidente