Siamo arrivati alla Calderara ieri sera alle 19, la prima scena che abbiamo visto ci ha colpiti, vedere tutti quei bambini saltare, rincorrersi e allungarci le mani con degli stupendi sorrisi, ci ha fatto riflettere. Chi scrive ne ha visti di posti di M. del mondo, molte volte si è fermato a porsi domande sull’avidità umana.
Lo sappiamo, i profughi sono un business per molti, chi lo fa per denaro, chi lo fa per prendersi un posto al sole in politica, chi lo fa per essere il giornalista del momento che arriva primo a pubblicare il comunicato ad Hoc consegnato direttamente dell’amico politico, arrivano le elezioni, meglio parlare di profughi che di problemi reali, si ha più visibilità.
Ma alla Calderara, ieri, ho visto dei bambini tendermi una mano con un bel sorriso stampato in faccia. Qui la questione profughi è e diventerà cosa diversa da quella a cui siamo abituati.
I membri della Cooperativa non ci hanno permesso di fare foto, per me sbagliano, qui ci vogliono foto e articoli, qui ci sono mamme e bambini che secondo me, non sanno neanche il motivo di tutto questo, qui prevarrà il business dell’accoglienza, oppure il buon senso?
Non ho fiducia in nessuna istituzione, ne ho realmente viste troppe, ma di sicuro, fino a dove ci sarà possibile, seguiremo la vicenda.
Una cosa importante, ieri i profughi sono arrivati verso le 17.30, noi siamo arrivati verso le 19.00, confermiamo che non abbiamo visto nessun politico di destra o sinistra incatenato nelle vicinanze.
In Copertina Profughi a Como.