Chi l’avrebbe mai detto che nella tranquilla Cassinetta di Lugagnano, uno dei comuni più belli, si nascondessero armi illegali? C’è voluto un incendio per scoprirlo. L’altro giorno abbiamo dato la notizia, appunto, di un incendio, avvenuto in via della Ciocchina, all’interno di un deposito appartenente ad una ditta che operava nell’ambito dell’edilizia e che ha cessato l’attività per fallimento. Sono usciti numerosi mezzi dei vigili del fuoco che hanno domato le fiamme dando la spiegazione delle cause del rogo. Tutto era dovuto ad un corto circuito da sovraccarico.
I sospetti sono cominciati dopo qualche ora, quando si sono sentite delle piccole esplosioni. Erano proiettili surriscaldati, cosa alquanto strana che ha fatto nascere nei carabinieri numerosi dubbi. Sono arrivate sul posto altre pattuglie di militari che hanno svolto accurate indagini arrivando a scoprire un vero e proprio arsenale all’interno di un’intercapedine metallica. Ben 14 pistole, di cui 9 con matricola abrasa. Due erano state rubate nel 2013 a Magenta e nel 2015 a Binasco e altre tre erano sconosciute al registro nazionale delle armi da fuoco. C’era anche una doppietta calibro 12 a canne mozze. Sono stati poi trovati un silenziatore, un’ottica di precisione per fucile e un migliaio di munizioni di tutti i calibri.
Tutto custodito come si deve. Con le armi custodite in sacche simili a marsupi. In via della Ciocchina le operazioni dei carabinieri si sono svolte nella massima discrezione, tanto che dei residenti quasi nessuno ha visto qualcosa. Il proprietario del deposito è un 40enne residente ad Abbiategrasso, ma di origini calabresi. E’ stato arrestato per detenzione illegale di armi. Le indagini dei carabinieri stanno continuando per chiarire a cosa servissero tutte quelle armi. Il 40enne calabrese aveva legami con la ‘ndrangheta? Non ha alcun precedente con la criminalità organizzata, ma soltanto per evasione fiscale. Verranno svolti anche degli accertamenti tecnico balistici per accertare se, tra le armi sequestrate, alcune siano già state utilizzare per commettere reati.