TURBIGO – Lunedì 12 settembre inizierà il restauro vero e proprio della cappella di San Carlo. Il ponteggio, necesario all’esecuzione del lavoro, è stato eseguito nella giornata di venerdì scorso. Dalle campionatura eseguite per conto della Soprintendenza si è visto che la cappella è completamente affrescata con motivi ottocenteschi. Il restauro (se saranno individuate delle tracce) chiarirà anche la vicenda dei due altari che sarebbero finiti nella chiesa di San Zenone a Castano Primo, frutto dell’azione dei fratelli Oriani di un paio di secoli fa. Sembrerebbe, infatti, che il turbighese (Alfredo, allora sindaco) si sia accordato con il fratello (Carlo, allora parroco di Castano Primo) per ‘spostare’ i due altari nella prepositurale castanese.
LA VICENDA STORICA – Alla fine del Settecento le soppressioni giuseppine portarono all’acquisizione da parte dello Stato, e poi alla vendita, dei beni della manomorta. Il convento degli Agostiniani Scalzi e la chiesa dei SS. Cosma e Damiano finirono in mano al sindaco del tempo, Alfredo Oriani. Nel 1817, gli arredi sacri della chiesa furono messi all’asta e i due altari laterali finirono nella chiesa prepositurale di San Zenone e da allora sono lì a pendant dell’altare maggiore. Finora, nonostante siano passati solamente due secoli, documenti storici che attestano tale ‘passeggio’ non sono stati trovati, Nemmeno padre Virginio Martinoni, nella sua monumentale storia di Castano, basata principalmente sui documenti degli archivi religiosi, ha registratonotizie nel merito che potrebbero essere sfuggite anche ai più zelanti studiosi.
(G.LEONI, Castano Primo, da borgo a città, p. 33, 2007)
FOTO Il quadro di San Carlo intento a comunicare San Luigi Gonzaga che, fino a qualche decennio fa, era ‘pala d’altare’ della seonda cappella a dx entrando in chiesa. L’immagine non è più esistente in quanto, il restauro del 1992, ha fatto affiorare un’altra immagine, quella della vedova Paola Cusani Visconti.