Una brutta storia emerge dal centro di Magenta. Una storia di usura, pestaggi ed estorsione. E’ successo che un magentino in difficoltà si è rivolto ad un amico di un bar di piazza Liberazione per avere in prestito ottomila euro.
Il signor Mario Catanzaro, classe 1982 del bar ‘Gustalo caldo’ glieli ha concessi, facendosi però promettere di riaverli indietro entro venti giorni maggiorati di 1.500 euro. Passano i 20 giorni, ma il magentino in difficoltà non è stato in gradi di raccogliere la somma necessaria per saldare il suo debito. Si è presentato nel bar del Catanzaro a mani vuote. L’usuraio ha reagito violentemente. Ha picchiato il magentino in difficoltà che, uscito dal locale e preso dallo sconforto ha trovato nei carabinieri l’unica possibilità di salvezza.
Si è rivolto ai militari che hanno preparato una trappola. Hanno dato al magentino un assegno. Quello da consegnare al Catanzaro in un prossimo appuntamento. Così è stato, ma all’appuntamento si sono presentato anche i carabinieri in borghese. I militari si sono appostati nei pressi del bar mimetizzandosi e, al momento della consegna dell’assegno, sono saltati fuori arrestando il Catanzaro. Ora il 34enne è a San Vittore dove dovrà rispondere del reato di estorsione.