E’ un ruolo fondamentale quello dei giornalisti nello sconfiggere la mafia. Ormai non si parla più di infiltrazioni al nord, ma di un vero e proprio radicamento a macchia di leopardo. Tutto questo perché al nord le mafie, e la ‘ndrangheta calabrese in particolare, hanno trovato un terreno permeabile e accogliente. Ed è per questo che si è radicata. Lo ha detto Maria Josè Fava, presidente di Libera Piemonte durante un corso di aggiornamento rivolto ai giornalisti e tenutosi alla Camera di Commercio di Novara. Ma cosa devono fare i giornalisti? Raccontare e non solo limitarsi al fatto di cronaca immediato. Ma continuare a descrivere quello che accade. Il fatto che un politico locale sia andato a cena con un esponente della criminalità organizzata, se non rappresenta un reato è un forte campanello d’allarme.
Un’attenzione particolare va ai piccoli comuni. E’ li che si radicano i mafiosi più di ogni altro luogo. E lo abbiamo visto durante le recenti inchieste che hanno coinvolto anche il nostro territorio. La mafia al nord è radicata e non è per colpa del soggiorno obbligato al quale sono stati coinvolti molti esponenti del crimine negli anni passati. Per quale motivo i mafiosi preferiscono i piccoli comuni?
Perché in molti non c’è una caserma dei carabinieri o un posto di polizia e anche perché non ci sono giornalisti. Quelli che hanno l’occhio vigile per capire quello che sta accadendo e non si limitano a raccontare le feste e le sagre di paese o a fare il copia incolla delle litigate di politici da quattro soldi su facebook. Quelli che prestano attenzione allo strano incendio, allo strano furto che avviene in una ditta piuttosto che in un esercizio commerciale. Hanno un ruolo fondamentale i giornalisti, nonostante la stragrande maggioranza di noi non abbia tutele e vive, anzi sopravvive con prestazioni occasionali retribuite 5 euro lordi ad articolo.
Un ruolo fondamentale per le indagini spetta al registro delle imprese, come è stato sottolineato durante l’incontro. La visura camerale che ci dice chi sono gli amministratori a tutti i dati che possono essere di grande aiuto per le forze dell’ordine. Se una società conta amministratori di età superiore agli 80 anni questo rappresenta un campanello di allarme e merita un approfondimento investigativo. Sotto potrebbe nascondersi qualcosa…