Quelle per le soste a pagamento stabilite a Magenta sono tariffe che rischiano di incidere troppo sul bilancio di una famiglia che vive con uno stipendio normale. Francesco Bigogno del Comitato Magenta vuole vivere è infuriato con l’amministrazione sulle scelte operate in materia di viabilità e parcheggi. “Mi faccio portavoce di quei 600 cittadini che hanno firmato, a suo tempo, la nostra petizione – spiega – le critiche sono tantissime, ma non vengono prese in considerazione. E non solo le critiche, ma anche le semplici richieste di confronto. Come Comitato Magenta vuole vivere abbiamo protocollato per quattro volte il nostro progetto sulla viabilità e per tre volte abbiamo chiesto un incontro con l’amministrazione. Non abbiamo mai ottenuto risposta. Un grave segno che l’educazione per loro non esiste perché quando qualcuno domanda è cortesia rispondere”.
Bigogno torna sui punti ai quali tiene maggiormente. Circa sei anni fa fu lo stesso Bigogno a proporre il silos a pagamento. Gli introiti potrebbero servire per eseguire le opere di manutenzione al silos e per garantire una certa sorveglianza dello stesso. Mancanze che, ad oggi, hanno gettato nello stato di degrado il multipiano di via De Gasperi. “A pagamento si, ma non a queste tariffe – aggiunge – mi chiedo come possano essere sopportate cifre del genere da parte di studenti o di lavoratori precari che percepiscono pochi soldi al mese. Se consideriamo che anche i parcheggi esterni sono a pagamento la situazione si fa gravissima”. Secondo Bigogno non bisogna abolire la mezzora, e comunque le soste di breve durata. Così come occorre mettere mano alla viabilità: “Sarebbe fondamentale ripristinare il giro in senso orario della basilica di San Martino – commenta – evitando così uno spreco di chilometri alla ricerca di un posto auto. E inserire il doppio senso di marcia nell’ultimo tratto di via San Martino, una cosa che sento dire da tutti i cittadini”. Secondo Bigogno l’attuale amministrazione non valuta a dovere le richieste dei cittadini. Anzi, in parecchi casi le snobba.
“Tutto questo nel silenzio più assoluto dell’Unione Commercianti – continua – Queste scelte mi fanno sorgere dei sospetti. Parcheggi a prezzi esorbitanti e strade chiuse non fanno altro che far scappare la gente dal centro della città. E’ questo che vogliamo? In questo modo si raggiungerà un solo obiettivo: quello di fare gli interessi dei centri commerciali e non dei piccoli negozi che saranno costretti a chiudere”.