Studenti in sciopero questa mattina all’istituto superiore professionale Marcora di Inveruno. Oltre 600 ragazzi di tutte le classi sono rimasti davanti all’ingresso a protestare perché i riscaldamenti non sono ancora stati accesi.
“Abbiamo raggiunto la temperatura di 15 gradi – ha detto Matteo, studente della classe 5° – In pratica si sono giustificati dicendo che nessuno si è accollato la responsabilità di accendere i riscaldamenti. Logico che fare lezione in questo modo è praticamente impossibile”. Allo sciopero hanno aderito la quasi totalità degli studenti del Marcora che già lo scorso anno vissero una situazione analoga. I ragazzi, quindi, dicono che la dirigenza scolastica non si è addossata la responsabilità di procedere all’accensione dell’impianto di riscaldamento. La competenza oggi spetta a Città Metropolitana. E così questa mattina tutti fuori dai cancelli ad aspettare che chi di dovere faccia partire i riscaldamenti e consenta così lo svolgimento delle lezioni.
Abbiamo telefonato alla scuola che ci ha fornito un’altra versione dei fatti. Dalla telefonata intercorsa ci è stato riferito che l’impianto di riscaldamento non è stato attivato, ma non per una mancanza di volontà di accenderlo da parte della scuola stessa. Bensì per un problema al bruciatore dell’impianto che, proprio questa mattina, è in via di risoluzione. Tanto che al telefono, verso le 10 quando era in corso la nostra telefonata, ci hanno detto che i caloriferi erano tiepidi. “Stando così le cose – hanno continuato dal Marcora – ci sono i presupposti affinchè domattina, giovedì, gli studenti entrino in classe regolarmente”.