Tabelle dure rigorosamente rispettate e neanche ila tendinite al ginocchio lo ha fermato. Per Fabio De Angeli la vittoria alla prima Rotary Marathon dei Navigli ad Abbiategrasso vuol dire tanto. Sacrifici immensi per lui che lavora e si allena. Allenamenti anche doppi per poter reggere il ritmo vincente sui 42,195 km di un percorso duro, ma che lui conosce benissimo. Un grande atleta Fabio. Un vero esempio per tutti noi appassionati di questo fantastico sport che si chiama atletica, corsa, sudore, fatica, cuore, passione. Ecco il suo pensiero che pubblichiamo integralmente:
Buona la prima…
Dopo anni passati a sentirmi dire che fino alla mezza è tutta una passeggiata ma con la maratona le cose cambiano, finalmente qualche mese fa, quando si è deciso di creare un evento di maratona sotto casa mia e che comprendeva praticamente tutti i miei percorsi di allenamento, mi sono deciso a preparare la mia prima maratona…Tra giugno e luglio ho iniziato a fare i lunghi che ho in seguito interrotto causa una tendinite al ginocchio…Dopo il via libera del mitico doc. Noè ho ripreso con gli allenamenti a fine agosto facendo il doppio allenamento come i professionisti nel tentativo di rimettermi in forma più velocemente… la tabella prevedeva 15k al mattino tranquilli, ed erano veramente tranquilli dato che causa impegni lavorativi mi dovevo alzare alle 5 per uscire a correre, ed il secondo alla sera un po’ più tirato…
Con questa tabella sono riuscito in 18 giorni a rimettermi in piedi, recuperare i 30 gg di stop e arrivare terzo alla salomon city trail…Vista l’efficacia di questo metodo ho tentato di portarlo avanti fino a due settimane fa in previsione di fare una buona figura alla mia prima maratona…Quando ho iniziato le due settimane di scarico che sostanzialmente prevedevano un allenamento al giorno anziché 2 ho cominciato a volare… le gambe sembravano non avere peso, anche perché passare da 150km a settimana a 100km la differenza si sente…Negli ultimi 6 giorni il numero di km si è ridotto ancora e mi sentivo come caricato a molla…
Dopo 2 km di riscaldamento insieme ai 2 compagni Famara e Valenti lo sparo ha dato inizio a quest’avventura lunga poco più di 42km….Al primo km ero davanti seguito da 2 atleti in cui speravo per un aiuto ad arrivare all’arrivo…Al terzo km nessuno dei due mi ha dato una mano e sembrava quasi facessero fatica a tenere il passo…Dalla discesa di Ozzero in avanti mi sono convito che se volevo arrivare all’arrivo con un buon tempo avrei dovuto fare tutto da solo e ho impostato un ritmo che consideravo sostenibile tenendomi controllato col gps ogni 500mt…
Sono passato ai 10k in 35 e alla mezza in 1h14’ ( esattamente 4 minuti più lento del mio personale) ma la mia paura era di saltare quando ancora ne mancavano troppi all’arrivo perciò ho rallentato un pochino giusto qualche secondo al km…Al trentesimo stavo ancora bene ma ero preoccupato per le salitelle prima dell’arrivo, pensavo mi distruggessero definitivamente invece a scapito di qualche secondo perso qua e la sono passate alla svelta…
Tra Cascinazza e Abbiategrasso un po’ di automobili non sono state bloccate all’inizio della strada ma per fortuna l’ amico Parini che è sopraggiunto in bicicletta ha dato una mano alla staffetta a fermarle prima che diventassero pericolose… gli ultimi 3km sono stati davvero tragici, continuavo a correre ma non ce la facevo più… per fortuna che in centro il tifo dei biàgrassini è stato sufficiente per farmi arrivare all’arrivo. Gli ultimi 200mt sono stati i più belli da correre… sapevo di avere abbastanza margine per arrivare battendo il record di Medetti che ormai non veniva superato da decenni e sono passato dal silenzio totale durato 42km ad un brusio che si è trasformato in tifo da stadio…
Appena tagliato il traguardo non sono nemmeno riuscito a vedere quanto ho fatto dal casino di gente che c’era ma poco dopo mio padre mi si è avvicinato con aria stupita dicendomi che avevo fatto 2h 31’ e 24” e li mi sono detto: “per aver corso da solo è UN OTTIMO RISULTATO”. Ringrazio tantissimo tutto il tifo sul percorso, in particolare a chi come i miei e la mia ragazza mi hanno seguito a tappe lungo il percorso…
Ora appena passano i dolori di quest’esperienza si ripartirà coi cross molto più rapidi da preparare. Per una seconda maratona se ne riparlerà magari il prossimo anno. Col tempo che ho fatto sarei potuto arrivare 11esimo a Venezia ma sono comunque contento di aver regalato un momento di felicità a tutti i miei compaesani che mi hanno sempre chiesto quando potevano vedermi correre ad Abbiategrasso…