TURBIGO – Succede. Lo abbiamo già visto – qualche anno fa – a Robecchetto, in occasione dell’intervento curato da don Francesco Cameroni per la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Ma quello di domenica scorsa (23 ottobre 2016), per la chiesa d’in Giò turbighese, ha un sapore antico. Devozione e donazioni di persone umili che vogliono mantenere l’anonimato che chiedono semplicemente di investire i propri risparmi nella chiesa dei santi Cosma e Damiano. Una speranza per il futuro e il coraggio di tramandare le proprie tradizioni. Con i fatti!
Non sono fomentati dal fatto che sia la chiesa turbighese più antica e, per chi scrive, la più bella. Ed è proprio in quest’ultimo aggettivo il segreto: come ogni donna, ogni idea ha un particolare sorriso, un’inconfondibile espressione, un esclusivo modo di porsi nei confronti dell’osservatore, così questa chiesa è una storia lunga un millennio, un pezzo di tempo contenuto dai suoi muri che sono sempre lì a portata di mano… ad aspettarci.