Partito in bicicletta alla volta di Ascoli Piceno per sensibilizzare e raccogliere fondi da destinare alle popolazioni terremotate, l’altra sera il tenore cuggionese Alberto Fraschina si è trovato nel bel mezzo di un sisma. Un’esperienza terribile che rimarrà per sempre viva nei suoi ricordi. Mercoledì sera era in agenda uno dei suoi ultimi concerti in quel di Civitanova Marche e il teatro era tutto esaurito.
“Ci trovavamo a soli 20 chilometri dall’epicentro – racconta – Alle 19.30 ero al bar e ho avvertito una strana sensazione di nausea. La sedia si stava spostando, ma non c’era panico perché la popolazione è abituata alle scosse di terremoto. Alle 21 si è verificata la scossa più forte. Io mi trovavo in albergo e mi stavo preparando per la serata. L’albergo si è letteralmente mosso. Tutto è caduto a terra, vestiti, appendini, giacche. Sono uscito dall’albergo in mutande e sento suonare l’allarme che ha fatto evacuare la struttura. Ci hanno condotti in spiaggia, il luogo più sicuro al riparo dai crolli. Dopo un paio di ore ci hanno fatti rientrare in albergo, ma con obbligo di dormire vestiti e con la roba pronta per un’eventuale evacuazione”.
Questo il racconto da brividi del tenore appassionato ciclista. Quando abbiamo raggiunto telefonicamente Fraschina si trovava in bicicletta intento a raggiungere San Benedetto del Tronto per la serata odierna. Il 30 ci sarà l’ultima tappa ad Ascoli Piceno, prima del 31 quando Fraschina sarà a Vienna per la Turandot di Puccini.