Il Festival di Varese dedicherà diversi momenti della sua quattro giorni alla digitalizzazione del lavoro giornalistico; accanto ai workshop per impratichirsi degli strumenti ci saranno incontri per riflettere sui nuovi orizzonti della comunicazione, come quello con Derrick de Kerckhove
Non soltanto workshop per padroneggiare gli strumenti digitali per i giornalisti, ma anche incontri specifici per analizzare e approfondire i nuovi orizzonti della comunicazione. Glocalnews, il festival del giornalismo digitale in programma a Varese dal 17 al 20 novembre, dedicherà diversi momenti della sua quattro giorni alla digitalizzazione del lavoro giornalistico affrontando proprio nella prima giornata l’ambito del data journalism addentrandosi nel portale Open data di Regione Lombardia con uno specifico laboratorio che insegnerà come utilizzare le informazioni che vi sono contenute.
In programma il 17 novembre dalle 14.30 alle 16.30 nella sala VareseVive il workshop coordinato dal giornalista di Varesenews Tomaso Bassani e con ospiti Andrea Nelson Mauro (Dataninja.it) e Daniele Crespi (Lispa/ Regione Lombardia) sarà un viaggio nell’ecosisistema degli open data lombardi, dalle performance sulla sanità ai dati sul trasporto pubblico passando per gli incarichi degli amministratori nelle società partecipate. Il portale open data dati.lombardia.it, lanciato nel 2012, tocca gli ambiti di competenza della Regione e costituisce una fonte di informazioni non soltanto per gli operatori dell’informazione, ma anche per i giornalisti, le imprese e i cittadini.
Altri incontri del festival incentrati sul data journalism saranno, sempre il 17 novembre, “Confiscati beni”, ossia un’inchiesta comprendente la mappa, le leggi, la burocrazia e le storie sui tesori che aspettano di essere restituiti alla comunità. Il progetto ha visto la collaborazione di giornalisti e università. Il 18 novembre, “Lavorare con i dati aperti”: casi di (ri)uso tra giornalismo, pubblica amministrazione, comunicazione e professionisti. L’incontro, attraverso storie di successo tra giornalismo, enti pubblici e ordini professionali, spiegherà come sfruttare gli Open Data, che mostrano possibilità di riuso a scopo divulgativo e che possono servire da spunti per costruire nuovi progetti. E, all’interno del workshop “Strumenti digitali per giornalisti”, la lezione “Come visualizzare i dati: dalle mappe ai grafici interattivi” presenterà dieci tool utili per il datajournalism, per guardare i dati con sguardo giornalistico e renderli di facile comprensione per i lettori il 19 novembre “L’aria che tira”, workshop sull’ambiente attraverso gli open data per capire come sta cambiando la Regione Lombardia negli ultimi anni.
Un momento topico di riflessione sul data journalism, come sul resto dell’universo digitale, è in programma a conclusione della prima serata del festival, all’incontro “Le parole del digitale”, che vedrà ospiti Derrick de Kerckhove, direttore scientifico di Media Duemila e dell’Osservatorio TuttiMedia; Michele Mezza, giornalista e autore e Giulio Giorello, filosofo. Il Festival consente ai giornalisti di ottenere crediti formativi ma non solo: è un momento aperto a tutti coloro che desiderano approfondire e conoscere meglio il mondo della comunicazione. Molti incontri prevedono la partecipazione di esperti in vari settori e questo consente di poter fare analisi attente e approfondite per cercare di capire in quale direzione sta andando il mondo della comunicazione digitale e non solo