MAGNAGO – La conferenza dal titolo ” il controllo dell’Ambrosia ed il potenziale rischio/beneficio dell’Opharella communa nel nord Italia: la ricerca incontra gli “stakeholders” aveva lo scopo di far incontrare ricercatori e stakeholders per presentare i risultati del progetto Cost-smarter Action di controllo dell’ambrosia nei campi sperimentali allestiti nel territorio dell’ATS Città Metropolitana tra cui anche il Comune di Magnago.
Segue l’intervento del Sindaco Carla Picco al Convegno.
Mi è stato chiesto oggi di condividere con Voi il punto di vista dell’Amministratore Locale rispetto al progetto COST-SMARTER ACTION. Non vi nascondo che di primo acchito, questa richiesta mi è parsa “fuori traccia”. Ma solo per un istante!! Ripercorrendo a ritroso le motivazioni che hanno portato Magnago a rendersi parte attiva di tale progetto, mi sono infatti resa conto di come ritrovarcisi dentro non sia stato affatto casuale. L’istituzione pubblica, spesso, viene vista come una realtà asettica, fredda e distante dalla vita vera e reale. Ma l’istituzione pubblica è invece cuore, emozioni impegno….. e lo è, quanto più chi vi opera, ad ogni livello decisionale, tecnico ed operativo, si dedica alla ricerca del bene, a promuovere azioni positive per il cittadino. Per questo aderire ad un progetto come quello di cui parliamo oggi, è un modo forse inconsueto ma certamente concreto per aiutare la ricerca a progredire nell’interesse dell’ambiente e di chi lo abita.
“Affrontare la vita con totale disinteresse alla propria persona e, con la massima attenzione verso il mondo che ci circonda”, così Rita Levi Montalcini parlava del suo RICERCARE. Questo il modello cui tutti coloro che operano nel “pubblico” dovrebbero assurgere: per tali ragioni, IO e la Comunità che rappresento, siamo orgogliosi ed onorati di contribuire a questo progetto.
Non perché possa dare un “ritorno” politico, d’immagine o di altro interesse di sorta: ma perché utile alla collettività.
Quando presentai il mio progetto politico alla cittadinanza Magnaghese, in ambito ambientale, mi impegnai, tra l’altro, cito testualmente “allo sfalcio dell’ambrosia”. Questo era allora il Nostro “sentire” il tema: oggi invece, siamo divenuti uno degli spazi utili allo studio di questo fenomeno, contribuendo attivamente al progetto, e ne siamo davvero contenti. Se si intende la ricerca come strumento di conoscenza e non come oggetto di competizione e strumento di potere (ct. Montalcini), se si collabora e si dialoga fra istituzioni, se il pubblico ed il privato si tendono una mano, tanti progetti, tanti problemi, tante criticità, troveranno certa ed efficace soluzione.
Questo credo sia quanto questa esperienza ha rappresentato e rappresenti per me.
Il Comune quale soggetto partecipe, vivo ed attivo che si fa strumento per la ricerca, per contribuire, non per gloria o fama, ma per ferma convinzione, a raccogliere informazioni e dati, ad assicurare sperimentazioni che possano un giorno tradursi in soluzioni, in risposte concrete ai bisogni veri e reali delle Nostre Comunità.
E poi…..Non è forse la Nostra stessa Vita, un continuo sperimentare e ricercare ?
Chi si ferma è perduto, recitava un vecchio adagio: ecco, Noi non vogliamo perderCi.
Questa ricerca infatti rappresenta un punto di partenza, non di arrivo. Una tappa di lavoro che porterà Noi tutti qui presenti, lo auspichiamo e ne siamo certi, a concreti risultati da cui partiranno altre azioni, altre ricerche, in uno sviluppo osmotico di interscambio fra attori via via sempre in numero crescente.
Questo è quanto ho imparato in questa esperienza e che mi sento di dover condividere con Voi. Questo è il Mio punto di vista e di partenza, per continuare con cuore e coscienza ad operare per la collettività.