Sono oltre trecento le firme raccolte questa mattina dal Movimento per i diritti del cittadino malato che si sta battendo per evitare il depotenziamento dell’ospedale Costantino Cantù di Abbiategrasso. Firme che si vanno ad aggiungere alle oltre diecimila già raccolte. La sensibilità dei cittadini è tanta e anche quella di parecchi amministratori. Non hanno mancato la loro presenza i sindaci di Noviglio, Gaggiano e Rosate.
A destare gande preoccupazione è il Poas, il piano aziendale per i quattro ospedali territoriali. Il Cantù verrà accorpato al Fornaroli di Magenta, ma con gravi carenze per il primo. Nemmeno si parla del pronto soccorso, tanto da far venire il sospetto che avrà vita breve. La Pneumologia verrà trasferita a Magenta, il reparto di Medicina ha visto il pensionamento del primario, il dottor Vittorio Lanzetti, ma ad oggi non c’è ancora un sostituto fisso. Eppure negli ultimi anni sono stati spesi ben 35milioni di soldi pubblici per ammodernare il Cantù di Abbiategrasso.
Si confermano l’oculistica e il piede diabetico. Ma l’ortopedia funziona già a ritmo ridotto, dal lunedì al venerdì. Per il resto c’è grande incertezza. “La gente ha dimostrato grande sensibilità – ha spiegato Enrica Galeazzi del Movimento – abbiamo invitato tutti a partecipare al prossimo consiglio comunale durante il quale si parlerà del nostro ospedale”.