TURBIGO – Mi era già successo con don Lino Beretta. Un signore, originario di Somma Lombardo, mi scrisse tempo fa per avere una foto del parroco di Turbigo (1960-1986) e qualche sua memoria. Non feci fatica a procurargli il materiale. Era una figura conosciuta e molte le occasioni in cui era presente. Diversamente dalla richiesta d’oggidì, in cui mi si chiedeva una foto di un personaggio locale che non avevo conosciuto.
Ieri ricevo la seguente email da una mia amica:
“Ciao, per favore, hai in giro una foto col maestro Rudoni? Siamo nella Turbigo negli anni Quaranta/Cinquanta. Mi ha scritto l’ex primario di pediatria di Torino che ha abitato per parecchi anni a Turbigo… e mi ha parlato del tuo paese in termini lirici, ricordando il maestro Rudoni. Il parroco, il coadiutore, lo stabilimento dove abitava, il casello ferroviario della Nord Milano, il ponte di ferro distrutto che giaceva nel fiume, la squadra di calcio, il vecchio cinema del Califfo, il Cinema Nuovo, il ponte di barche, la scuola elementare, la Colonia estiva sul Ticino… Per favore, hai in giro delle foto? Credo ne sarebbe felice…Grazie mille”.
Un articolo al giorno toglie la noia di torno e noi ci siamo prontamente attivati, anche perché è nel pomeriggio, alle 15.45, che entriamo in servizio come nonno. Nel nostro archivio abbiamo individuato una foto che avrebbe potuto essere quella del maestro Rudoni, ma non eravamo certi. E allora siamo andati dal Sartorelli, che ha superato i 90 anni (“l’anno prossimo festeggiamo l’80° anno di attività”, ci ha detto), ma non ha riconosciuto il maestro (la sua insegnante era stata la Mantovani). Casualmente è entrato nell’edicola a prendere un quotidiano un conoscente di 77 anni che non ha avuto dubbi nel riconoscere il maestro. Poco dopo ho scannerizzato le foto che ho inviato all’amica e, contemporaneamente, ha messo il pezzo su corrierealtomilanese.com del nostro ‘Bias’ di Malvaglio.
FOTO 1 – (in evidenza) Un Ultimo dell’anno al ‘Califfo’ negli anni Cinquanta del secolo scorso; 2 – Il maestro Rudoni; 3 – Interno del Califfo (Iris di Via Roma) prima del restauro.