Sono in corso indagini serrate da parte della Polizia Stradale di Magenta per dare un volto e un nome al responsabile dell’aggressione a sfondo sessuale avvenuta l’altra mattina a Santo Stefano Ticino. Gli inquirenti stanno seguendo una pista, ma è ancora troppo presto per poter dire che sia quella giusta. Ci sono tanti elementi da confrontare e solo prossimamente si potrà dire qualcosa con certezza. La ragazza, nonostante il terribile spavento subito, sta bene. Non ha subito conseguenze, per fortuna.
Quella mattina, poco dopo le 5 quando era ancora buio fitto e le strade erano deserte, stava percorrendo a piedi la strada che da viale Borletti a Corbetta porta alla stazione ferroviaria di Santo Stefano Ticino e Corbetta. Da li avrebbe preso il treno che porta a Milano dove lavora come barista. La giovane, di circa 20 anni, è residente a Vigevano ma domiciliata a Corbetta. Arrivata all’altezza dei campi dal calcetto è stata affiancata da un uomo che l’ha buttata nell’erba per poi palpeggiarla. In quella zona c’è un vialetto sterrato che arriva fino alla linea ferroviaria Milano Torino ed è in quel punto che il malvivente ha agito.
Lei ha gridato e si è divincolata riuscendo a metterlo in fuga. Ha chiamato il fidanzato che, nell’accorrere sul posto, ha incrociato una pattuglia della Polizia Stradale che ha raccolto la testimonianza della giovane. Nonostante le ricerche siano partite immediatamente di quell’uomo non c’era più traccia. Sparito nell’oscurità, così come si era materializzato dal nulla. Era alto circa un metro e settanta, indossava tutta da ginnastica e scarpe da tennis. E, dato importante, potrebbe trattarsi di un cittadino di nazionalità italiana. Una traccia c’è, anche se è piuttosto debole. A quell’ora non c’erano testimoni capaci di fornire indicazioni utili. Il primo treno per Milano partiva poco dopo le 5.30 e ben pochi pendolari si stavano recando in stazione. Ma ci sono degli elementi che hanno portato gli investigatori a seguire una certa pista. Frattanto, senza creare per forza inutili allarmismi, la Polizia Stradale raccomanda attenzione. La sera tardi o la mattina presto, quando non c’è nessuno in giro e la zona della stazione ferroviaria è buia e deserta, potrebbero innescarsi pericoli.